Gianni Battaiola nuovo presidente Asat
Prende il posto del compianto Luca Libardi: «Lavorare per rafforzare il rapporto con gli associati»
TRENTO. Il Consiglio Direttivo provinciale dell’Asat ha nominato il nuovo presidente che va a sostituire lo scomparso Luca Libardi: si tratta di Gianni Battaiola. presidente dell’Asat.
Originario di Cles, figlio di albergatori e a sua volta albergatore e consulente turistico, Battaiola si è detto «molto orgoglioso di questa nomina alla quale hanno contribuito non solo la proposta iniziale della Giunta esecutiva ma anche gli inviti e gli attestati di stima di molti colleghi albergatori. Corona un impegno associativo di lunga data, a partire dall’esperienza iniziale nel Gruppo dei Giovani albergatori, e successivamente nella Giunta Esecutiva e in altri incarichi associativi e in rappresentanza dell’Asat. In questo momento - ha spiegato il neo presidente - sento anche come un dovere ricordare Luca Libardi come presidente e amico col quale in questi anni ho lavorato intensamente, che ci mancherà per la forza delle sue idee. Ho accettato anche per dare continuità all’azione sindacale e operativa impostata dagli organi direttivi dell’Associazione da qui a fine mandato, per portare a termine progettualità importanti e consolidare i molti risultati raggiunti».
Battaiola ha le idee chiare: «Si dovrà lavorare per rafforzare il rapporto con gli associati, con le sezioni territoriali, a partire dalle loro esigenze imprenditoriali per dare forza all’analisi e alle proposte dell’Associazione. Il tema della politica turistica è fondamentale. Il rapporto con Trentino Marketing, il lavoro nel “Tavolo azzurro” e nel board commerciale ci permette di mettere a frutto esperienze, competenze e problemi per arrivare ad iniziative di cui si avvantaggiano le aziende e il turismo del Trentino nel suo complesso».
Certamente è importante l’azione sindacale locale e nazionale, ma fondamentale per Battaiola è il tema delle regole: «Tutti i soggetti che operano sul mercato turistico devono poter operare esercitando la propria capacità competitiva attraverso regole comportamentali certe e uguali per tutti. Non ci possono essere zone franche».
C’è la questione del lavoro. «Il nostro lavoro di imprenditori, la quotidianità nelle nostre aziende, le scelte che riguardano il nostro futuro. Va tutelato e promosso per il suo valore sociale ed economico, che non sempre ottiene il necessario riconoscimento. Il lavoro dei nostri collaboratori è altrettanto importante. Ritengo che una riflessione vada fatta al nostro interno, con le parti sociali, con le istituzioni formative. Sono convinto che un contratto territoriale possa permettere di valorizzare il lavoro dei nostri collaboratori, partendo nello stesso tempo dalle esigenze e dai vincoli del settore turistico. Il mio impegno sarà massimo - ha concluso Battaiola - ma chiedo la collaborazione di tutti i miei colleghi.”