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Falciani: «Tasse? È facile non pagarle legalmente»

Pienone in Biblioteca per l’uomo che ha fatto tremare le banche europee. «L’unico vero antidoto è l’informazione, e anche la partecipazione della gente»



TRENTO. «È difficile non pagare le tasse illegalmente, ma è facile non pagarle legalmente». Hervè Falciani, l'uomo che con la sua “lista” ha fatto tremare il sistema bancario internazionale, va subito al nocciolo della questione. Davanti ad una sala della biblioteca comunale di Trento gremita, troppo piccola per accogliere quanti, con curiosità, volevano conoscere colui che ha consegnato ai media i nomi di oltre 130 mila correntisti della filiale svizzera del colosso bancario Hsbc, ha evidenziato come oggi sia possibile non pagare le tasse in modo del tutto legale, attraverso i tanti paradisi fiscali presenti nel mondo. «L'antidoto a questo - ha detto più volte Falciani - è l'informazione».

Con il suo lavoro Falciani, ingegnere italo-francese, nato a Montecarlo, ha messo in imbarazzo molti Paesi che, almeno inizialmente, non hanno voluto utilizzare i nomi della lista. In Italia, poche settimane fa, la Cassazione ha autorizzato l’amministrazione fiscale a usare la “lista Falciani” come fonte di prova, rendendo più semplice perseguire gli evasori fiscali.

«Molti Paesi - ha detto Falciani - ancora non stanno collaborando e permettono che le grandi aziende non paghino le tasse, a discapito di quelle più piccole che, alla fine, le pagano due volte. Per contrastare questo ci vuole più informazione e più partecipazione della gente. Le leggi non sono sufficienti perché dentro le banche c'è chi opera per aggirarle. Il mio obiettivo principale- ha detto - è aiutare le autorità a sviluppare un metodo di difesa, per contrastare l'evasione».

Per questo Falciani ha dato vita ad una piattaforma internazionale che si propone di aiutare i “lanciatori d’allerta”, le persone che, come lui e come tanti altri decidono di denunciare le situazioni illegali di cui sono testimoni. Negli Stati Uniti li chiamano whistleblowers e sono protetti per legge. La piattaforma si chiama Pila e sta già dando i primi frutti. Falciani, proprio recentemente, è diventato consulente per la lotta all'evasione del movimento spagnolo Podemos e collabora con altre autorità in diversi paesi.

«Senza l'informazione non possiamo adottare nessuna azione concreta. Dobbiamo occuparci dei punti deboli del sistema bancario e la Svizzera - ha detto - è uno di questi. Io voglio condividere la mia esperienza che può essere considerata come un'opportunità per tutti i Paesi per regolamentare meglio il settore delle tasse, coinvolgendo maggiormente i cittadini. I paradisi fiscali esisteranno sempre, fino a quando non riusciremo a togliergli il motivo per cui esistono. Solo con l'informazione possiamo combattere il segreto bancario che è all'origine dell'evasione e delle disuguaglianze».

Alla fine dal pubblico gli è stato chiesto se rifarebbe questa esperienza e Falciani, che per anni ha vissuto sotto scorta, ha risposto: «Certamente».













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