Cristian, allevatore in montagna fra panorami mozzafiato e tanta fatica
Dalpez ha 31 anni ed è della val di Rabbi. Dalle sue mucche un latte di alta qualità
RABBI. Anche oggi - grande festa per i cattolici della Santa Pasqua - gli allevatori sono impegnati ad accudire la loro mandria, e lo fanno non certo con entusiasmo perché gli aumenti dei prezzi delle materie prime dai concimi ai mangimi, dall’energia elettrica al gasolio, al gas avvenuti in modo vertiginoso nell’ultimo periodo, rendono l’attività zootecnica (particolarmente per i piccoli allevatori) in perdita. La guerra con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha acuito una situazione che già era in tensione.
E’ questo il caso anche nostro giovane protagonista di oggi. Parliamo di Cristian Dalpez, 31 anni di Piazzola di Rabbi che dopo aver conseguito il diploma di perito meccanico all’Iti di Cles, e dopo aver lavorato per alcuni anni in malga ed aver fatto dei peridi di lavoro presso altri allevatori, nel 2020 ha aperto la sua stalla.
La scelta è stata fatta per la passione ereditata dal nonno perché il papà ora in pensione, ha seguito un’altra strada.
E’ partito completamente da zero, la stalla è stata presa in affitto da un allevatore che la stava chiudendo, i 12 ettari di prati che annualmente Cristian sfalcia con difficoltà ad un’altitudine che va dai 900 ai 1200 metri, sono tutti presi in comodato.
Per fortuna sono quasi tutti sfalciabili a macchina, ma alcune parti devono ancora essere tagliati a mano. Certo siamo in presenza di un’azienda che deve fare i conti con molti limiti della montagna, cominciando dal fatto dell’altitudine senza dimenticare quello del minifondi. I 12 ettari sono divisi in poco più di 20 appezzamenti, ma ogni appezzamento di prato è di proprietà di diversi proprietari.
Il primo merito che senz’altro ha Dalpez, è quello di contribuire a mantenere verde il paesaggio della splendida Valle di Rabbi, tanto famosa dal punto di vista paesaggistico. Ma ha anche il merito di produrre un latte di alta qualità con il quale il caseificio sociale della Bassa Val di Sole, il Cercen, produce il famoso Casolet, presidio Slow Food.
Purtroppo il prezzo liquidato a Cristian, non è molto remunerativo: l’ultimo anno la liquidazione del suo latte da parte del Cercen non ha superato i 55 centesimi di euro a kg. Decisamente pochi per poter sviluppare ulteriormente l’azienda.
Cristian, ora sta completando il corso di caseificazione all’interno del corso delle 600 organizzato da Fem per l’ottenimento del brevetto professionale.
"Un corso – afferma – molto interessante che mi ha dato una serie di indicazioni molto utili per svolgere al meglio la professione di allevatore”.
Una filosofia di vita quella di Dalpez assai diversa da quella della maggior parte degli allevatori, che puntano ad aumentare in continuazione il numero di capi per far quadrare i conti dell’azienda. La posizione di Cristian è diversa, attualmente ha 12 vacche da latte più altri 6 capi per la rimonta, ma non ha intenzione di ampliare più di tanto la mandria.
La produzione capo/anno è di circa 55 quintali, e la razza prevalentemente allevata, salvo pochi capi di Bruna è la Pezzata Rossa. Per ora titolare d’azienda è ancora il papà pensionato, ma appena avrà i requisiti Cristian farà la domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento e diventerà lui titolare d’azienda.
Da un po’ di tempo anche la sua compagna, Michela si dedica a tempo pieno all’attività zootecnica ed anche lei sta frequentando il corso delle 600 per il conseguimento del brevetto professionale organizzato dalla Fem.
"Se poi riusciremo a ottenere il premio d’insediamento - afferma il giovane rabbiese – vorremmo fare diverse innovazioni in stalla cominciando dalla stabulazione che deve passare da fissa a libera, ma con l’obiettivo è quello di trasformare il latte in proprio vendendo i prodotti a km zero.
Il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a fare un bilancio in attivo tale da avere risorse per portare avanti i miei progetti, compreso quello di realizzare un agriturismo al quale sta pensando Michela.
Certo - precisa Dalpez – viviamo in un territorio molto bello per cui il nostro rapporto con l’ambiente anche con un uso corretto della distribuzione del letame che viene tutto sparso sui miei prati, ma questa operazione viene fatta con molta attenzione”.
Alla domanda se ha mai pensato al biologico…. “certo – afferma – ma il nostro caseificio non ha una politica di valorizzazione dei prodotti biologici”.
Cristian è molto impegnato anche sul fronte sociale, è membro attivo dell’Associazione del paese che organizza gli eventi in tutte le occasioni di festa del paese dalla sagra alle altre occasioni di festa. Coltiva anche un hobby molto affascinante: quello dei cavalli, possiede 2 splendidi esemplari: un Quorter ed un Quorter incrociato sangue arabo. "
Nella “Valletta”, c’è solamente un altro giovane allevatore a tempo pieno più giovane di lui ed uno part-time con i quali abbiamo una buona intesa" conclude Cristian.