giovani agricoltori

Andrea Piffer, quando l’agricoltura è nel Dna

Nipote di Franco, tra i soci fondatori del club 3P, è frutticoltore e viticoltore a Lavis. Le sue coltivaziooni sono attente all’ambiente. Il sogno: “Avere una sorta di maso chiuso in stile altoatesino”


di Carlo Bridi


LAVIS. E’ proprio vero che “le stele no le va lontane dal zoc”, ossia i pezzi del legno spaccato non vanno lontano dal ceppo: è questo un vecchio detto trentino che calza a pennello con la storia che raccontiamo oggi. E’ infatti quella di un giovane di 27 anni, Andrea Piffer, di Lavis, nipote di quel Franco Piffer che fu fra i soci fondatori del club 3P di Lavis oltre 60 anni or sono.

Andrea non ha mai avuti dubbi sul fatto che avrebbe fatto il contadino da grande, di fatto come scuola professionale ha scelto il triennio della scuola di formazione professionale della FEM integrandola poi con il corso biennale delle 600 ore per il conseguimento del brevetto professionale.

"Un corso questo – afferma Andrea -, che è stato molto interessante perché mi ha completato la formazione per essere un bravo imprenditore agricolo”. Ottenuto questo risultato, si è subito inserito in azienda prima assieme allo zio e poi dal 2016 con un’azienda propria. Ha chiesto ed ottenuto anche il premio d’insediamento con il quale ha realizzato una bonifica nel comune di Giovo ed ha acquistato un atomizzatore con gli ugelli anti-deriva per avere il basso impatto ambientale. E’ questo un chiaro segnale della sensibilità ambientale di Andrea, ma non l’unico: ha comperato un vigneto nel quale le viti piantate sono delle varietà resistenti, ed ha fatto anche un nuovo vigneto mettendo a dimora viti resistenti della varietà Souvignon Gris.

Si tratta di una varietà che abbisogna di soli 3 trattamenti durante l’anno e che da una produzione di ottima qualità. I grappoli sono spaghi, ma molto grandi e le bacche sono di colore rosa-arancione molto simili a quelle di Traminer. “La quantità ad ettaro non è molta ma in compenso c’è un’ottima qualità che viene adeguatamente retribuita dalla cantina Sociale di Lavis dove conferisco le mie uve”, afferma Andrea.

L’azienda fruttiviticola

Siamo in presenza di un’azienda mista frutticola e viticola. La parte frutticola è tutta collocata nel comune di Lavis e le varietà coltivate sono la Red Cif, la Red normale, la Gala e una piccola parte di Golden Delicious. Il tutto non supera l’ettaro e le mele prodotte vengono conferite ad una piccola cooperativa della zona, la “CASA”, che da quest’anno è socia della Trentina e quindi indirettamente di Melinda.

"Purtroppo la produzione di quest’anno è stata fortemente grandinata, una media di oltre il 60% su tutte le mele. E’ un peccato perché la qualità sarebbe stata eccellente”, sospira Andrea. Per fortuna da buon imprenditore egli si è assicurato e la polizza a coperto il danno subito. Suo fratello ha fatto invece una scelta diversa, quella di coprire con rete antigrandine i meleti. La parte dell’azienda coltivata vite pari a due ettari, si trova in parte a Lavis ed in parte nel comune di Giovo. Le varietà coltivate oltre a quelle resistenti sono: la Schiava, lo Cardonnay, il Traminer. L’uva viene conferita come detto alla Cantina sociale di Lavis, che superati gli anni difficili sta pagando l’uva come le altre cantine.

Perché la scelta di diventare agricoltore? “Per me – afferma Andrea – è stata una cosa naturale in quanto sia la famiglia di mio papà che quella di origine di mia mamma sono famiglie contadine. Certo - precisa - la passione è stata la molla che mi ha fatto impegnare nello sviluppo dell’azienda e non ho ancora finito, in quanto fra i miei obiettivi il primo è quello, compatibilmente con l’opportunità che si presenterà, di ampliare l’azienda anche se siamo in una zona dove la domanda è molto maggiore all’offerta. Un altro obiettivo che mi sono posto è quello di puntare per il futuro con maggiore determinazione verso le varietà resistenti, andando a sostituire le altre varietà. Considerati i minori costi per la difesa, la resa non si discosta molto da quella delle altre varietà coltivate con il metodo dell’agricoltura integrata, portando però un notevole beneficio all’ambiente sul quale vengono messi meno fitofarmaci”. “Credo che la strada migliore sia questa e non quella del biologico, almeno se fatto con i criteri attuali. Non mi piace che da parte dei produttori biologici si vada a criminalizzare tutto ciò che biologico non è, in quanto le produzioni ottenute dalle varietà resistenti sono meno impattanti di quelle biologiche” precisa Piffer.

Piffer ha anche un sogno nel cassetto difficilmente realizzabile: “Quello di avere una sorta di maso chiuso come l’Alto Adige con in mezzo la casa e tutto intorno l’azienda realizzando magari anche la vendita diretta del mio vino”, dice.

Molti gli impegni nel sociale di Andrea: oltre che l’incarico di presidente del locale Club 3P con soci anche in Valle di Cembra, Zambana e Pressano, è vigile del fuoco volontario di Lavis dove ricopre il delicato incarico di istruttore dei nuovi vigili. “A Lavis i giovani impegnati in agricoltura sono parecchi e l’intesa fra di noi è buona, salvo che quando c’è un terreno agricolo a disposizione ci facciamo una concorrenza spietata perché sono in molti quelli che hanno bisogno di ampliare l’azienda”, conclude Andrea.

Andrea è felicemente fidanzato con Oriana che attualmente fa la baby-sitter ma che in prospettiva vorrebbe diventare veterinario.













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