Allevatori trentini, Fezzi confermato presidente
Approvato il bilancio: nel 2018 la produzione ha raggiunto quota 14,27 milioni (foto Agenzia Panato)
TRENTO. Mauro Fezzi è stato confermato alla presidenza della Federazione allevatori del Trentino nel corso dell'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2018. Il valore della produzione ha raggiunto i 14 milioni 279 mila euro, l'utile è superiore a 40.000 euro. Il patrimonio netto ammonta a 6 milioni 857 mila euro.
Gli allevatori soci della Federazione - ha detto il direttore Massimo Gentili - sono 1.150 per 24.176 capi bovini, 125 aziende di ovicaprini con 2.200 capi, 352 allevamenti di cavalli Haflinger e Noriker con 641 capi in selezione. Le aste del bestiame da riproduzione sono state 6 con oltre 600 capi venduti, in linea con il 2017. «Nel 2018 chiuso il rapporto ultradecennale del Sait per la carne fresca trentina con tracciabilità certificata. Da qualche settimana abbiamo stipulato un accordo con un soggetto della Gdo - Grande Distribuzione Trentina», ha osservato Fezzi.
«Sul tema del Marchio Qualità Trentino - ha aggiunto - abbiamo sollecitato la politica a rivedere il disciplinare per la concessione del marchio per la carne fresca: è indispensabile valorizzare l'origine degli animali e credo che quelli nati nelle stalle trentine possano fornire la massima sicurezza al consumatore. Confidiamo che, nel 2019, la Provincia possa rispettare gli impegni assunti misure degli anni precedenti».
All'assemblea è intervenuto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. «Sul tema dei grandi carnivori - ha detto - non ci dobbiamo arrendere o abituare. Dobbiamo provare a mettere in campo tutte le azioni per tentare di risolvere il problema. Sul tema dei lupi abbiamo investito il Commissario del governo dicendo che è un problema di ordine pubblico. Il tema orsi con M49 è preoccupante, infatti il numero di esemplari è superiore rispetto a quanti il Trentino può contenere».