Violenza sulle donne: in Trentino 457 denunce in un anno
In oltre il 70% dei casi la causa è il partner o l'ambiente famigliare (foto Ansa)
LEGGI ANCHE: I numeri della questura: 810 ammonimenti dal 2016 ad oggi - Rinnovato e ampliato il protocollo per la prevenzione e il contrasto
GUARDA LE FOTO: A Trento in 1.400 in corsa per dire basta - Anche a Bolzano, in centinaia alla Wirun - A Torbole il Gommone Rosa: 40 sub ricordano le vittime di femminicidio
TRENTO. Sono 457 le denunce raccolte nel 2018 connesse a episodi di violenza contro le donne in Trentino. Sono invece 239 i procedimenti di ammonimento aperti e 194 i provvedimenti emessi, dei quali 157 riguardano casi di violenza domestica e 37 si riferiscono ad atti persecutori, ossia stalking. Questi i dati principali presentati stamattina in Provincia e raccolti ed elaborati dall'Osservatorio provinciale sulla violenza di genere, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Un altro dato importante riguarda il profilo del presunto autore della violenza: la gran parte delle denunce e dei procedimenti di ammonimento vedono infatti come accusato un uomo che proviene dall'ambiente familiare o comunque noto alla vittima. Nel 61% dei casi si tratta infatti del partner o ex partner, mentre in un altro 12,6% si parla di altri famigliari.
Solo nel 9,2% dei casi la vittima dichiara di non avere alcun tipo di connessione con il presunto autore. Anche il contesto di lavoro non é un ambito immune dal fenomeno: nel 2018 sono state infatti 9 le denunce presentate, ma proprio per le frequenti asimmetrie professionali che esistono tra donne e uomini, questo - dicono dall'Osservatorio - é un contesto dove ancora si fa fatica a far emergere il fenomeno.
Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio dei casi, Trento e Rovereto vedono l'incidenza più alta, rispettivamente con 5,2 e 4,2 casi ogni 1.000 donne. Segue Riva con 2,9, poi la zona di Cles con 2,7 eventi, Cavalese con 2,6 e in ultimo la zona di Borgo Valsugana con 2,4. La fascia di età più colpita é quella 16-64 anni, con l'87,5 delle denunce presentate. Si parla di 51 eventi al mese in media, un dato leggermente in aumento rispetto al 2017 (49 la media), ma considerato praticamente stabile. Oltre allo stalking, con 148 casi all'anno rilevati tra denunce e procedimenti di ammonimento, i reati di violenza riguardano diverse sfere, da quella psicologica a quella fisica, fino a quella di tipo economico.
Se gli episodi di violenza sessuale si attestano per il 2018 a quota 53 casi, per le violenze fisiche e domestiche parliamo di 438 casi tra denunce e procedimenti di ammonimento, mentre sono 155 le denunce di violenza psicologica. La violenza economica, intesa come la violazione degli obblighi familiari e quindi, tra le altre, la mancata corresponsione dell'assegno di mantenimento, merita un discorso a parte: nel 2018 i casi rilevati in forma di denuncia sono stati 33, ma dall'Apapi, ossia l'ente provinciale che si occupa di anticipare gli assegni, nel 2018 sono arrivate alla Procura 428 segnalazioni; queste ultime non vanno intese tutte come nuovi casi perché la domanda di contributo va rinnovata ogni 12 mesi.
In ultimo, nel 2018 sono stati 70 i nuovi soggetti che hanno usufruito dell'accoglienza in un servizio residenziale, ossia in una casa protetta, insieme a 47 donne invece già presenti. Anche questo un dato in lieve aumento rispetto al 2017, dove i nuovi ingressi erano 62.