«Voglio mettere al servizio di Borgo la mia competenza» 

Verso le elezioni. Martina Ferrai, 44 anni, laureata in ingegneria con dottorato di ricerca, sposata con due figlie,  si candida a sindaca con l’appoggio dalle liste Civitas e Innova e da una terza appena nata che si sta definendo nei dettagli 


Marika Caumo


Borgo. Ufficialmente al via la campagna elettorale per le comunali del 26 maggio. A dare il la è Martina Ferrai che affronterà questa sfida con ben tre liste a suo sostegno. Ferrai ha una società di ingegneria ambientale con tre soci e alcuni collaboratori e si occupa «i guai da risolvere, soprattutto inquinamento di suolo ed acque e di rendere compatibile l'attività umana con la tutela dell'ambiente, senza schierarsi da una o dall'altra parte», precisa. Sposata con Giuseppe, ingegnere, ha due bambine che frequentano la scuola elementare. Ha fondato diverse associazioni universitarie ed è presidente della scuola dell'infanzia a Povo.

Martina Ferrai, oltre a Civitas ed Innova, che si sono già presentate nelle scorse settimane, un nuovo gruppo sta scendendo in campo.

Questa è una bella novità anche per noi: la grande condivisione del nostro progetto e l'entusiasmo che ne è nato, ha fatto si che diverse persone si siano avvicinate nell'ultimo periodo; vengono e ci dicono “ci sto anch'io”. Quindi che abbiamo deciso di fare la terza lista, con persone che hanno sposato un idea comune, condivisa a livello trasversale dal punto di vista politico, culturale, ideologico.

Martina Ferrai, ci racconti di lei.

Sono nata a Borgo nel 1975, mi sono laureata in ingegneria per l'ambiente ed il territorio a Trento, dove ho fatto anche il dottorato. Sono dottore ambientale. A Trento ho vissuto per 10 anni, fino al 2016 e poi sono tornata a vivere nel mio paese, prima in Sella e ora a Borgo.

La sua candidatura è stata richiesta da più parti e, dopo una iniziale titubanza, anche grazie all'appoggio della sua famiglia, ha accettato.

Voglio mettere a servizio della comunità ciò che sono e che so fare. La candidatura è nata la scorsa estate, da diversi incontri di persone, slegate tra loro, che inizialmente come battuta, poi seriamente, mi dicevano che per Borgo bisogna partire dalle radici per avere uno sguardo più lontano: serviva una persona del paese con una visione più ampia, non limitata all'ordinaria amministrazione, con delle solide basi ma anche elementi di novità politica, nello spirito civico che contraddistingue il nostro polo. Figura che hanno visto in me.

L'essere nuova alla politica può essere anche uno svantaggio.

Vero, ma il mio lavoro mi porta a confrontarmi regolarmente con le pubbliche amministrazioni, in particolare con uffici tecnici e segreterie generali. Conosco molto bene la macchina burocratica nelle sue complessità. E, qualora diventassi sindaco di Borgo, lo farò e a tempo pieno. Posso, infatti, farlo. Sono titolare di una società, ma non l'unica, siamo soci alla pari: mi sono confrontata con i colleghi e sono d'accordo con la scelta che ho fatto.

Lo slogan di Martina Ferrai è "Il Borgo che vorrei". Come è questo Borgo?

E' quello che vorrei tra 5,10 e 30 anni, con una visione che non si ferma all'immediato. Serve un grande sforzo nella pianificazione, a partire dal Prg e dal Piano del verde comunale. E poi servono azioni strategiche per reperire fondi, incrementando le competenze dei dipendenti su questi canali perché non è più possibile pensare di attingere solo dalla Provincia. Si potrebbero fare progetti ambiziosi, la progettualità è il mio ambito e nel gruppo abbiamo competenze diverse che vanno ad integrarsi.

Nel programma, anticipa, non ci saranno "cose spropositate", nessuna promessa fuori dalla portata.

L'idea è che il Comune torni ad avere il ruolo di guida, dando le indicazioni per limitare o smussare le frizioni che nascono, prendendo le decisioni. La nostra campagna elettorale sarà basata sulle nostre proposte e sul rispetto.

La prima cosa che farà se eletta?

Abbellire un pochino il paese, curando il piccolo verde urbano.

Oggi alle 11 si inaugura la sede temporanea del polo civico che fa capo alla Ferrai: è l'ex negozio Dalsasso in largo Dordi.

E' la p.ed. 1 del Comune di Borgo. Un segno, mi piace pensare, per dire: ripartiamo dall'inizio. Ed è quello che vogliamo fare: dare una mano a recuperare l'orgoglio ai borghesani nel dire “sono dal Borgo“.

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