Mezzano, Doveva essere una giornata spensierata con gli amici, mettendosi alla prova con la sua amata e-bike sui sentieri della val Noana, “regno” degli abitanti di Mezzano, ed invece un brutto malore ha posto fine alla giovane vita di Valentino Orler, 54 anni, autotrasportatore di legname, conosciuto per il suo lavoro, in tutto il Primiero.

Era partito domenica di buon mattino con gli amici per una escursione con la sua e-bike lungo i pendii della Val Noana, spingendosi poi verso la zona di Malga Neva, a 1.700 metri di altezza, che si trova fra i Comuni di Mezzano ed Imer, paradiso degli abitanti di Mezzano che considerano quei boschi e quei prati come casa loro. Nel primo pomeriggio, invece, Valentino Orler accusa un malessere allarmando i compagni, che accorgendosi della gravità della situazione, chiamano il 112, nel mentre un giovane volontario del soccorso presente sul posto pratica un massaggio cardiaco. In pochi minuti giunge un elicottero da Trento con a bordo l’equipe medica. Atterrato nei pressi del luogo in cui gli amici avevano sdraiato Valentino, i medici fanno di tutto per rianimarlo e stabilizzarlo, ma non c’è nulla da fare. Il povero Valentino, recuperato, viene portato nella cappella del cimitero di Pieve Fiera di Primiero.

Valentino era molto conosciuto in zona. Era apprezzato da tutti per la serietà e precisione nel suo lavoro. Aveva rilevato l’impresa di trasporti dal padre mettendosi in proprio con coraggio. Lavorava con il suo autotreno sia per i privati, sia per il Comune di Mezzano e il custode forestale lo ricorda come un grande lavoratore, preciso negli appuntamenti, affidabile, grande professionista nel governare il suo grosso mezzo di trasporto anche su strade boschive pericolose. Con un fisico imponente ed una bontà proverbiale, si metteva a disposizione di tutti, con un contagioso buon umore.

Lascia la moglie Maria Grazia e i figli Marco di 18 anni e Monica di 14 anni. I funerali si svolgono oggi alle 14.30, nel cimitero di Mezzano, nel rispetto delle prescrizioni vigenti dovute all’emergenza sanitaria Covid-19. R.B.