Truffa del catalogo il sindaco mette in allerta i cittadini 

Roncegno. Attenzione, è tornata anche in valle la truffa del catalogo. Una raggiro con tanto di contratti di acquisto per migliaia di euro sottoscritti da ignari cittadini che sono convinti di aver...


Marika Caumo


Roncegno. Attenzione, è tornata anche in valle la truffa del catalogo. Una raggiro con tanto di contratti di acquisto per migliaia di euro sottoscritti da ignari cittadini che sono convinti di aver firmato la sola ricevuta della consegna di un catalogo omaggio.

Segnalazioni di questo genere di truffa arrivano da tutta Italia ormai da anni. Ne avevamo scritto anche nel 2016, quando in un paesino della Bassa Valsugana le vittime della truffa avevano deciso di raccontare la loro spiacevole esperienza. Purtroppo ora l'allarme giunge anche da Roncegno dove, nelle scorse settimane, sedicenti venditori hanno raggirato diverse persone. A denunciarlo è lo stesso primo cittadino, Mirko Montibeller, allertato da alcuni concittadini. Per farlo ha scelto la pagina social, che in poche ora ha raggiunto oltre 400 condivisioni.

«Mi sono giunte alcune segnalazioni di una truffa che ha già colpito alcune persone del nostro comune- spiega - Una persona dal fare gentile si presenta a casa proponendo di portare successivamente un catalogo con sconti validi su eventuali acquisti da fare negli anni successivi. Al malaugurato viene chiesta una firma per la richiesta del catalogo e gli viene fotografata la carta d'identità».

Una ventina di giorni dopo, passati i termini per il diritto di recesso, un'altra persona della stessa azienda milanese bussa alla porta con il catalogo, informando che in realtà è stato sottoscritto un contratto di fornitura di prodotti per un importo di circa 2.800 euro più Iva per 3 anni. In pratica sono obbligati ad acquistare merce per 10mila euro. Un vero colpo per i malcapitati cittadini. La famosa firma altro non era infatti che un contratto in cui, nelle noticine scritte in piccolo, si riporta l'obbligo di acquisto. Un escamotage dal sapore di truffa in quanto chi firma viene indotto con l’inganno, dalle parole dell'abile venditore, alla sottoscrizione del contratto.

«Dopo insistenze, per mostrare la presunta buona fede dell'azienda- prosegue il sindaco- al malaugurato viene "concesso" di poter fare un solo acquisto di circa 3.500 euro per poter uscire subito dall'accordo. Si tratta di persone che sono in malafede e che con atteggiamenti di grande premura e gentilezza, ingannano chi gli sta davanti facendo sottoscrivere contratti a persone ignare di farlo. Di questo ho già avvisato le forze dell'ordine».

Storie così ne sono arrivate alcune a Montibeller. Dai social, altri hanno comunicato di aver avuto la stessa esperienza. Segnalazioni di questo genere di truffa arrivano da tutta Italia ormai da anni: basta fare un giro in internet per trovare centinaia di storie simili, un sistema dunque rodato, persone che continuano ad approfittarsi dell’ingenuità e della buonafede di molti, in particolare anziani.

«Qualora doveste imbattervi o conoscere situazioni di questo tipo segnalatele anche voi a chi di dovere. Solo con il passaparola riusciremo ad evitare ulteriori raggiri!», si appella il sindaco.

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