Sono spariti i fiori della Via Crucis
Telve di Sopra, rubati dai capitelli lungo il percorso che sale al colle di San Pietro
TELVE DI SOPRA. Lascia davvero molto amaro in bocca il gesto compiuto nei giorni scorsi ai danni della Via Crucis. Da numerose stazioni, infatti, sono sparite le piante ornamentali.
Si tratta di un gesto a dir poco deplorevole, che ha lasciato letteralmente interdetti i cittadini del paese che, con amore e devozione, si prendono cura dei capitelli lignei realizzati da Tarcisio Trentin lungo il percorso che sale al colle di San Pietro e del verde che li circonda tutto attorno.
Ogni stazione, infatti, è stata “adottata” da una famiglia o da una associazione del paese.
Dopo l'estate, secca e calda, davanti ai vari capitelli sono state posizionate piante tipiche autunnali: eriche, licheni, ciclamini. Ammirevole la buona volontà di queste persone nel mettere a dimora fiori e piante, nonostante il perdurare della siccità che comporta il portar su a piedi l'acqua nelle bottiglie oppure nelle taniche.
«Domenica 22 ottobre ho fatto il giro della Via Crucis ed era tutto in ordine, il weekend successivo mi hanno segnalato a cascata i vari ammanchi», spiega la vicesindaca Sara Trentin, che si fa portavoce dell'amarezza dei suoi concittadini.
Sei le stazioni che sono colpite, in ordine sparso, dalla partenza fino in cima, da cui sono spariti i fiori.
«Non si sa dove siano finiti. Il gesto è deplorevole visto il significato sacro, particolare del percorso. Veramente non c'è limite al peggio, ci si fa vedere piccoli ed ignoranti. Al di là del valore monetario, il non trovare quanto piantato rattrista molto», conclude la vicesindaca Sara Trentin. (m.c.)