Sei incontri con i giovani per immaginare il futuro
L’Iniziativa. “Trentino 2060” è un ciclo d’eventi promosso in Valsugana dall’associazione Agorà Il presidente Fiorese: «Vogliamo stimolarli a essere protagonisti della realtà nella quale vivono»
Valsugana. Al via dal 20 giugno "Trentino 2060. Pensare il presente, immaginare il futuro". Di che si tratta? Di un ciclo di conferenze fatto dai giovani per i giovani e non solo, articolato in sei eventi che approfondiranno il problema del pensare il futuro del territorio valsuganotto e, di conseguenza, il posto che occuperanno nel mondo gli adulti di domani. Finanziato dal Piano Giovani di Zona 2019 della Comunità di valle, vede la collaborazione della Fondazione Trentina De Gasperi, della biblioteca di Borgo, della Fondazione Bruno Kessler, dei gruppi giovani di Scurelle e Castel Ivano e di Manuel Tomio Portaraits.
Approccio critico all’oggi
Un ciclo di eventi promosso dalla neonata associazione culturale Agorà, che nasce dall’esigenza di promuovere un approccio critico e razionale su temi d’attualità che permeano la vita pubblica e privata delle generazioni più giovani. «Questa volontà scaturisce dalle osservazioni da noi riscontrate nel contesto della Valsugana orientale, dove l’associazione ha le sue radici e intende operare: le generazioni più giovani, delle quali noi stessi siamo parte, sono sempre meno partecipi, meno coinvolte e conseguentemente escluse dalla vita pubblica e dalle scelte politiche, siano esse di carattere locale, nazionale o europeo" spiega il presidente Davide Battisti. Per l'associazione, i giovani non hanno più un luogo sociale dove confrontarsi, condividere dubbi, riflessioni, dove rapportarsi attivamente e consapevolmente alle questioni politiche e sociali che giorno dopo giorno la comunità affronta. Attraverso l’opera della nostra associazione intendiamo sostenere lo sviluppo di nuovi strumenti concettuali che aiutino e stimolino allo stesso tempo i giovani ad essere protagonisti del contesto in cui vivono», spiega il vicepresidente Zeus Fiorese. La modalità individuata per fare ciò, per quanto riguarda il 2019, è l'organizzazione di un ciclo di conferenze che si delinea in 6 date con autorevoli relatori.
Il via a Casa Raphael
Si comincia il 20 giugno a Casa Raphael di Roncegno con "La possibilità di cambiare idea. Il pensiero critico, i giovani e il futuro" insieme ad Achille Varzi, filosofo e professore ordinario alla Columbia University. Si prosegue il 27 giugno a Palazzo Buffa a Telve con i ricercatori presso Fbk Paolo Costa e Chiara Ghidini su "L’intelligenza artificiale e noi. Viaggio nel mito del progresso tra lavoro, utopia e distopia". Il 4 luglio tocca ai direttori del Museo Storico del Trentino e della Fondazione Trentina Alcide Degasperi Giuseppe Ferrandi e Marco Odorizzi parlare di "Quale sarà l’autonomia di domani? Uno spunto di riflessione tra privilegio e valore" nel cortile esterno di Palazzo Ceschi a Borgo. "Lo sviluppo che crea insicurezza. Come cambia la nostra società" è invece il tema che sarà approfondito l'11 luglio a Castel Ivano da Ernesto Galli della Loggia, famoso editorialista del Corriere della Sera. Il 18 luglio nella sala polivalente di Scurelle c'è "Il Trentino del 2060: dialogo sui possibili futuri del nostro territorio", laboratorio interattivo con la collaborazione della Start-up Skopìa (Unitn) e del docente Rocco Scolozzi. Infine il 26 luglio negli spazi esterni della biblioteca di Borgo il noto sondaggista per La7 Nando Pagnoncelli e l'esperta di economia comportamentale Marianna Baggio parlano di "Realtà e percezione: come le illusioni condizionano nostre le scelte politiche ed economiche".