Paese in lutto per Giulio Candotti
Il maestro, appassionato di cori e storia locale, s’è spento a 89 anni
RONCEGNO. Se n'è andato Giulio Candotti. Persona colta, grande storico e studioso, il "maestro Candotti", come veniva chiamato, è scomparso all'età di 89 anni e sarà salutato per l'ultima volta oggi, dalle 16, nella chiesa di Roncegno.
Nato nel 1929 a Trento, iniziò la sua carriera da insegnante a Torcegno. Dal 1953 al 1958 fu maestro alla scuola elementare e, su richiesta dell'allora parroco don Guido Franzelli, prese in carico coro parrocchiale e filodrammatica, dando impulso all'attività culturale della piccola comunità. Nel 1959 il matrimonio con Maria Teresa Vettorazzi e l'incarico alle elementari di Roncegno, dove andò a vivere e insegnò fino alla pensione.
Grande appassionato di musica, nel 1982 su iniziativa di Remigio Furlan fu fondato il Coro di Torcegno (poi Coro Sasso Rotto e ora Coro Lagorai) e Giulio Candotti diventò il primo direttore, guidando ben 35 elementi del piccolo paese. Nella primavera del 1993, Candotti lasciò la direzione del Coro Sasso Rotto. Ma Torcegno è rimasto nel suo cuore tanto che dopo la pensione si è dedicato a una minuziosa e lunga ricerca che nel 1997 ha portato alla stampa del corposo volume "Torcegno, ieri e oggi. Cenni storici, religiosi, socio-economici, anagrafici e culturali di una piccola comunità montana dal 1184 al 1996". Il Comune di Torcegno alla fine degli anni Novanta lo ha insignito del titolo di cittadino onorario. Numerose poi le preziose pubblicazioni che portano il suo nome: da "La comunità di Santa Brigida in Roncegno" che racconta la storia della chiesa e della scuola all'ultimo lavoro del 2015, "Luci e ombre dell'arcipretale di Roncegno e delle sue filiali S. Brigida, Novaledo e Marter". (m.c.)