«Negozi chiusi? Il Comune poteva farli tenere aperti»

Borgo. Negozi chiusi a San Prospereto, l’assessore provinciale al commercio Roberto Failoni rimanda al mittente le critiche e se la prende con l’Amministrazione comunale. Nella giornata di lunedì...



Borgo. Negozi chiusi a San Prospereto, l’assessore provinciale al commercio Roberto Failoni rimanda al mittente le critiche e se la prende con l’Amministrazione comunale. Nella giornata di lunedì scorso 13 luglio, in occasione della festa patronale con la presenza del grande mercato per le vie del centro, le attività commerciali di Borgo sono, infatti, rimaste chiuse (e quelle che avevano aperto sono state fatte chiudere dalla polizia locale), suscitando sconforto e polemiche da parte di commercianti e cittadini. Sulla questione era giunto anche il comunicato stampa dell’assessore al commercio Giacomo Nicoletti che di fatto spiegava come, pur essendosi attivati già il 6 luglio (l’entrata in vigore della nuova legge sulle chiusure domenicali e festive è entrata in vigore il 3) al Servizio commercio della Provincia e presso le associazioni di categoria, visti i tempi ristretti non è stato possibile ottenere dagli uffici provinciali competenti la deroga.

L’assessore provinciale

«Non comprendiamo assolutamente come mai il Comune di Borgo Valsugana non abbia emesso il provvedimento di deroga per l’apertura delle attività commerciali come in sua piena e libera facoltà – la replica dell’assessore Roberto Failoni - d’altra parte la legge su questo è chiarissima, sono i Comuni che possono derogare all’obbligo di chiusura domenicale e festiva per un massimo di diciotto giornate annue proprio in occasione di grandi eventi o manifestazioni che richiamano un notevole afflusso di persone, come nel caso della Sagra di San Prospereto per Borgo». L’assessore va oltre e attacca l’amministrazione comunale. «Le affermazioni dell’amministrazione di Borgo suscitano sgomento e incredulità, infatti, per derogare alle chiusure festive la legge non prescrive assolutamente alcun nulla osta da parte del Servizio commercio della Provincia, è piena facoltà del Comune la possibilità di derogare, sentite le associazioni datoriali, sindacali e dei consumatori. È pertanto incomprensibile l’accusa alla Provincia di non aver risposto per tempo concedendo un’autorizzazione che non è richiesta per legge».

L’assessore Failoni ricorda inoltre che nonostante la legge sia chiara sull’argomento, venerdì scorso è stata inviato una circolare a tutti i Comuni e le parti coinvolte, dando un’interpretazione che semplifica ulteriormente il processo di richiesta del parere – comunque non vincolante – alle associazioni datoriali, sindacali e dei consumatori. «Venerdì abbiamo inviato una nota con tanto di allegato del modello da utilizzare per la richiesta di parere. I tempi per procedere con proprio provvedimento all’apertura in deroga delle attività commerciali per la Festa di San Prospereto c’erano tutti, dispiace pertanto constatare lo scaricabarile nei confronti della giunta provinciale, altre amministrazioni come quelle di Fiavè e Spormaggiore hanno emanato il provvedimento di deroga senza troppi problemi» conclude. M.C.













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