Lupi, l’allarme arriva al ministro
Interrogazione della leghista Segnana: «Contenerne il numero»
BORGO. Un’interrogazione al ministro dell’Ambiente per denunciare la segnalazione, arrivata da alcuni abitanti della località San Giorgio, della presenza di alcuni lupi che si aggirano vicino alle case. Che in Val di Sella ci siano dei lupi è noto anche agli uomini del Corpo Forestale: nei mesi scorsi sono infatti stati trovati segnali della loro presenza. Così come in Marcesina. Animali che arrivano dal vicino Altipiano di Asiago. Ma non ci sono stati casi di predazione sul territorio valsuganotto. Almeno finora. Come riporta la deputata Stefania Segnana nell'interrogazione sottoscritta dai colleghi della Lega Nord Maurizio Fugatti, Diego Binelli e Giulia Zanotelli, «nei giorni scorsi due carcasse di caprioli sono state trovate nel bosco a pochissima distanza dalle abitazioni della località di San Giorgio a Borgo Valsugana, dove vivono tre famiglie con bambini piccoli (dai 2 ai 7 anni) e dove vi è un convento di suore e un vivaio. L’Unità per la tutela forestale dell’Arma dei Carabinieri, rimuovendo i malcapitati animali, sembra che abbia confermato la presenza di due lupi nella zona, quali autori della predazione». La conferma ufficiale che si sia trattato di lupi ancora non c'è, in quella zona ci sono diversi cani e si sospetta anche di quelli: i risultati sulle carcasse daranno la risposta. Segnana ricorda poi che nelle scorse settimane un pullman con a bordo una scolaresca ha assistito al passaggio di un branco.
«Cinquant’anni fa nel nostro Paese il lupo era considerato vicino all’estinzione mentre oggi gli avvistamenti e le aggressioni interessano varie regioni del Nord. In particolare il Trentino conta parecchi branchi più o meno grandi e il numero crescente di esemplari fa registrare numerosi attacchi al bestiame, costringendo molti pastori ad abbandonare precocemente i pascoli in quota, con conseguenti costi per l’attività agricola. Sempre più spesso si avvicinano ai paesi gettando la popolazione nel panico», spiega la deputata borghesana, ricordando che i numeri non sono certi e un censimento accurato degli animali non è ancora stato fatto. «La Provincia- prosegue- non ha messo in campo nessuna misura efficace e tangibile per la risoluzione del problema; la risoluzione approvata dal Parlamento europeo riconosce la necessità di valutare accuratamente il ruolo dei grandi predatori e l’eventuale introduzione di misure di adattamento, in modo da salvaguardare il paesaggio agricolo e l’allevamento nelle regioni di montagna, praticato da secoli». In tal senso i parlamentari chiedono al ministro «se intenda attuare con urgenza adeguate misure, attribuendo alla Provincia di Trento la gestione di problematiche specifiche e territoriali, inerenti la presenza del lupo e quali iniziative intenda adottare per contenere il numero degli esemplari». Il tema dei grandi predatori è molto sentito in Valsugana: lo dimostra la grande partecipazione alla serata di lunedì a Villa Agnedo con l'assessore Michele Dallapiccola e Claudio Groff del Servizio Foreste e Fauna della Provincia per discutere di orso e lupo. (m.c.)