«Libri in estate? Li presenteremo negli spazi aperti»
LEVICO TERME. Scatole ovunque, pile di libri, la solita, ma sempre sorprendente, aria di buono, entrare nella Piccola Libreria di Lisa Orlandi, a novembre saranno 6 anni di presenza in via regia 26,...
LEVICO TERME. Scatole ovunque, pile di libri, la solita, ma sempre sorprendente, aria di buono, entrare nella Piccola Libreria di Lisa Orlandi, a novembre saranno 6 anni di presenza in via regia 26, da lunedì scorso di nuovo accessibile, incappando pure nell’accoglienza “in sicurezza” davanti all’ingresso, è un’esperienza vorticosa, una full immersion culturale, dentro un abbraccio di amanti della lettura e di chi scrive, anche in tempo di Covid19.
Chi sapeva che libro comprare, nella Fase 1 dell’emergenza sanitaria, poteva telefonare o mandare un messaggio, e Lisa, con i suoi collaboratori, organizzava il recapito a domicilio.
«Da due mesi a questa parte – dice Orlandi – la filiera dell’editoria è di fatto congelata, e il nostro lavoro è triplice. Selezioniamo le cose che ci interessano e possono interessare i nostri lettori, quindi facciamo un setaccio, e ne facciamo una esposizione che sia la più agevole da usufruire per chi entra. Ci stiamo ingegnando per organizzare la vetrina in modo che la persona possa incontrare subito ciò che le interessa».
Sì! La libreria parla, e il lettore che entra, in questo frangente che dal suo punto di vista lo privilegia, lo coccola quasi, ancora di più perché le attenzioni e l’occhio clinico della libraia sono tutte per lui, e alla domanda «che cosa mi consiglieresti?», Lisa, in meno di tre secondi, allungando la mano a pescare tra i libri, «esposti a tema in maniera caleidoscopica», precisa, dice «ti consiglierei questo...». E ti propone proprio il titolo che andavi cercando nei tuoi pomeriggi pensosi di clausura domestica, un libro del quale non immaginavi neppure l’esistenza, ma che fa proprio al caso tuo, e hai l’esatta percezione che la geniale libraia l’abbia già letto.
I libri, come li amiamo, e come questo tempo ci ha facilitato a considerarli di nuovo… «Piuttosto, penso – dice ancora Orlandi – che ci sia stata una sorta di blocco. I pittori facevano fatica a dipingere, gli scrittori facevano fatica a scrivere, come sospesi nell’attesa monotona del bollettino delle 18, e anche i nostri lettori “forti” ci dicevano di fare fatica a tenere in mano un libro che altrimenti mangerei i quattro giorni».
«Tutte le iniziative che facevamo d’estate – conclude Lisa – quest’anno non saranno possibili, anche se stiamo pensando a incontri con gli autori a numero calmierato, ripetute nel corso della giornata, in spazi aperti...», e di certo non sarà l’unica alternativa che la fantasia di Lisa saprà produrre per un’estate tutta da inventare.