La storia di amicizia e affari che ha lasciato le tasche vuote
Valsugana. Ha destato parecchio vociare in Bassa Valsugana il servizio andato in onda domenica sera su Italia 1 nel corso della trasmissione televisiva "Le Iene". Il video, dal titolo "Affari,...
Valsugana. Ha destato parecchio vociare in Bassa Valsugana il servizio andato in onda domenica sera su Italia 1 nel corso della trasmissione televisiva "Le Iene". Il video, dal titolo "Affari, amicizia, amore. E sparisce mezzo milione in Bosnia" è stato poi ripreso e condiviso su Facebook da diversi residenti. Già perché la truffa è avvenuta proprio in Valsugana e valsuganotta è anche la vittima, Mario Tomaselli di Castel Ivano. Ex imprenditore, titolare di una ditta di impianti elettrici, ora in pensione, Mario è molto conosciuto per il suo impegno nel volontariato.
L’inizio della storia
«Affari, amicizia e amore. Sono i tre elementi di questa storia tra Mario, Josip e Wilma. All’appello mancano però mezzo milione di euro finiti nel buco nero della Bosnia, un vero e proprio vuoto legislativo che permette ai furbetti di farla franca», spiega l'inviato Andrea Agresti, che ha incontrato i protagonisti della vicenda.
Mario, l'amico Josip Coric, bosniaco arrivato in Valsugana negli anni Novanta per sfuggire alla guerra nel suo paese e Wilma Denart di Scurelle, allora compagna di Josip. Nel 2008 i tre si mettono in affari: Josip propone, vista l'economia in ripresa nel suo paese, di mettersi in società insieme per fare investimenti in Bosnia, acquistando una proprietà a Banja Luka, dove costruire una palazzina con appartamenti e negozi. Investono 500mila euro per aprire l'attività, firmano il prestito in banca e Mario ipoteca la sua ditta. Come garante c’è Wilma. Iniziano i lavori, il cantiere procede ma, ultimata la costruzione, finisce anche la storia d’amore e Josip non ne vuole sapere di tornare in Italia: si tiene gli appartamenti, si fa una famiglia, lasciando Mario da solo a far fronte alle richieste della banca. «Intanto vende 5 appartamenti e il sesto lo intesta a una nuova società che aveva aperto con Wilma», ripercorre l'inviato de Le Iene. E i soldi della vendita? «Se li è messi tutti in tasca», sostiene Mario. Per lui iniziano i problemi: è costretto a vendere la ditta ed usa tutti i risparmi di una vita per pagare il mutuo. Ad oggi mancano ancora 280mila euro che sta cercando di pagare con la sua pensione. Una situazione disperata, che ha portato Tomaselli a chiedere aiuto in televisione. Agresti è andato a domandar conto sia a Wilma che a Josip, mostrando la sua villa, ma anche il ristorante e la centrale idroelettrica che quest'ultimo ha costruito in Bosnia in società con Wilma, «con i soldi della palazzina, per non darli a me», spiega.
“Mani legate” in Bosnia
Dal servizio emerge inoltre che in quel paese c’è un vuoto legale, legislativo e giudiziario, con i carabinieri italiani che non possono intervenire in Bosnia e l'avvocato bosniaco a cui Tomaselli si è rivolto che ha cercato di dissuaderlo nel proseguire con la denuncia. Nel filmato si vede inoltre Josip cacciare via in malo modo Tomaselli e l'inviato, arrivando a chiamare la polizia che li invitano ad andarsene. M.C.