Gli amici alpini arrivano a piedi
Carzano oggi accoglie le penne nere di Valdobbiadene che ripercorreranno i luoghi del “Sogno”
CARZANO. Una marcia alpina di avvicinamento a Trento. Oggi transiterà per la Valsugana e farà tappa a Carzano, ospite del locale gruppo alpini. «Tutto incomincia nel 2006 in occasione dell'Adunata di Asiago- spiega Riccardo Molinari, consigliere di zona Ana Valsugana e Tesino, che racconta -. Paolo Vanzin, l'allora presidente della Sezione Ana Valdobbiadene decise di organizzare un pellegrinaggio che li avrebbe portati nei luoghi storici della Grande Guerra, passare per le trincee del Monte Grappa proseguendo poi per Asiago, con una ventina di alpini a cui si aggregarono una decina di amici di Asti». Vanzin organizzò l'intero viaggio con pernottamenti e marce, il tutto in modalità "scarponi e sacco a pelo". "Da allora ogni anno gli amici della sezione Ana di Valdobbiadene organizzano una marcia per arrivare all'Adunata, indipendentemente dal luogo dove si svolge, cogliendo l'occasione per visitare qualche sito storico culturale di pregio sul territorio e vivere delle giornate all'insegna dell'allegria e della goliardia alpina», precisa Molinari.
Quest'anno l'arrivo della marcia alpina è Trento e come meta di percorso le penne nere venete hanno scelto la Valsugana. Non per niente hanno intitolato la loro camminata "Quando saremo fora fora della Valsugana". Passeranno per il Tesino e arriveranno a Carzano, dove saranno ospitati dal gruppo alpini locale. Il capogruppo Sergio Capra e le sue penne nere, il sindaco Cesare Castelpietra e Piera Degan, presidente del Comitato 18 settembre 1917, li accoglieranno alle 16.30 a Spera e ripercorreranno assieme i luoghi che percorsero 100 anni fa gli alpini nel noto episodio del Sogno di Carzano, illustrando loro le fasi dell'attacco. Giovedì mattina ci sarà quindi spazio per una visita alla Mostra Permanente della Grande Guerra di Borgo prima di riprendere la marcia verso Trento, la città dell'adunata. «Siamo sicuri che l'ospitalità e l'accoglienza non mancheranno, e che con gli amici alpini di Carzano trascorreranno delle ore di allegria come quando da ventenni andavamo su e giù per le montagne», conclude Molinari. (m.c.)