«All’economia turistica servirà un sostegno forte»
L’appello degli albergatori. Il presidente dell’Asat di Primiero, Peter Nicola Cemin, constata che per ora le risorse destinate al settore sono scarse. «Saranno necessari grandi cambiamenti»
Primiero. Il presidente dell’Associazione albergatori Asat di Primiero, Peter Nicola Cemin, ha voluto partecipare alla stampa alcune riflessioni della categoria per la zona Primiero Vanoi.
«Per tutti sarà una Santa Pasqua anche surreale. Un pensiero al settore del turismo, componente economica importante del Primiero e Vanoi. Albergatori, ristoratori, addetti e lavoratori sia del settore che dell’indotto la vivranno senza la compagnia dell’ospite. Quasi stranamente, per molti ci sarà la famiglia con cui trascorrere la Pasqua senza condividere l’augurio con coloro che abitualmente o per la prima volta frequentano le nostre vallate. Alberghi, agriturismi, residence, ristoranti, bar con stanze, sale, cucine, aree comuni vuoti. Silenziosi.
Nuove sfide, futuro incerto
Un momento per pensare ancora più forte al domami. Un futuro incerto, per tutti. Professionisti del turismo chiamati a ridisegnare i propri programmi. Riflettere su come affrontare con serietà e serenità le nuove sfide future chiedendosi se dovremo ancora essere costretti a ritmi di lavoro esasperati, per far fonte agli impegni assunti o potremmo immaginare che tutto ciò che stiamo vivendo avrà veramente un senso!».
Troppi “sospendiamo”
Poi il presidente continua: «Stiamo affrontando l’odierno sovracaricando il domani. Si utilizza troppo il “sospendiamo” per poi essere obbligati ad impegnare le nostre forze economiche, anche private, per affrontare gli impegni precedentemente assunti che ad oggi rimangono indelebili.
Le fonti finanziarie destinate fino ad ora sono di scarsa misura. Non raccolgono l’appello di noi addetti che, ancora prima di poter ripartire, ci dovremo innovare nei comportamenti, nel dover investire per garantire le distanze della convivialità, la sicurezza alimentare, l’igiene che diventerà più che mai oggetto di attenzione e indice di affidabilità. Avere cura che ogni lavoratore sia tutelato, per il bene individuale e per gli altri per affrontare una fase transitoria lunga, prima di ritrovare una diversa normalità. Viviamo con la certezza di doverci muovere senza intravedere nulla di scontato nel mondo dei viaggiatori».
«Nessuno - aggiunge Cemin - si illude di rivedere nell’immediato gli spostamenti di massa, il turismo di gruppo dei soggiorni montani, l’organizzazione di eventi sportivi e ricreativi. Ma il ripensare seriamente alle stagionalità lo si può fare. E come non mai, decretata la “fase 3” o il “post pandemic”, con un ritrovato orgoglio, dobbiamo ritornare a sorridere per accogliere i turisti vogliosi di rincontrarci e godere ancor più della pura bellezza dell’ambiente che ci circonda».
Pronti al confronto
Infine Peter Nicola Cemin conclude: «In zona le associazioni Asat e Unat si sono mosse unite nell’affrontare questa crisi e condividere con l’Azienda di promozione turistica locale le preoccupazioni del settore del turismo. Siamo pronti a confrontarci con le amministrazioni comunali e Comunità di valle affinché giunga un forte sostegno all’economia turistica e per pianificare le scelte verso un futuro in cui le abitudini cambieranno». R.B.