A Grigno niente treno al mattino 

La corsa delle 6.25 non si ferma più. Il sindaco Fogarotto: «Scelta scellerata»



GRIGNO. La seduta del consiglio comunale è proseguita con l'adesione del Comune all'associazione italiana "Via Romea Germanica": un migliaio i pellegrini che ogni anno compiono questo tragitto, con Grigno che ha intenzione di presentare domanda sui bandi del Gal per il recupero dell'ex caseificio di Selva, da adibire a punto tappa del cammino. L'aula ha inoltre dato l'ok per la risoluzione anticipata del contratto per la gestione del servizio idrico integrato (acquedotto e fognatura) con Novareti Spa e l'affidamento della stessa a Stet Spa di Pergine. Presenti i referenti di Stet, che hanno dato alcune delucidazioni, confermando che la bolletta pagata dai residenti di Grigno è mediamente più alta del resto del territorio in quanto negli ultimi 10 anni sono stati investiti 4 milioni di euro per acquedotto e fognatura, che vanno ad incidere sulla tariffa. Infine la soppressione di alcune fermate (tra cui quella di Grigno) nella corsa ferroviaria delle 6.25 da Bassano a Trento, che il consigliere Willj Cecini in rappresentanza della minoranza chiede di ripristinare. Un disservizio su cui la maggioranza è concorde, con il sindaco che ha già avuto contatti con i referenti del servizio ferroviario con i quali ci sarà un incontro entro aprile. «Ho preparato anche una lettera per il presidente Fugatti: il treno salta otto stazioni e recupera quattro minuti per arrivare a Trento, mi pare una decisione scellerata su cui si deve tornare indietro», ha spiegato Fogarotto. (m.c.)













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