La ritirata di Russia, Vettorazzo ricorda Nikolajewka
VOLANO . É l'unico gruppo trentino intitolato a Nikolajewka, la città russa tristemente famosa per la tragica battaglia dove, nel 1943, perirono moltissimi alpini mandati in guerra. Anche per questo...
VOLANO . É l'unico gruppo trentino intitolato a Nikolajewka, la città russa tristemente famosa per la tragica battaglia dove, nel 1943, perirono moltissimi alpini mandati in guerra. Anche per questo la commemorazione dell'anniversario di questa battaglia - quest'anno domenica scorsa 28 gennaio - richiama a Volano anche rappresentanti di altri gruppi alpini, e anche il contributo di Guido Vettorazzo, roveretano e reduce di Russia. La commemorazione, organizzata dal gruppo Ana di Volano e dal suo capogruppo Luciano Simonceli, si è tenuta al monumento ai caduti, sul sagrato della chiesa, al termine della messa. La sindaca Alessandra Furlini ha ricordato la tragica ritirata del 1943, e ha sottolineato soprattutto quante vite umane furono perse. Proprio per questo motivo il capogruppo Simoncelli ha ribadito: la guerra è una cosa sbagliata, e le sue uniche conseguenze sono dolore e morte. Vettorazzo nel suo intervento ha ricordato alcuni episodi di cui è stato testimone. Ha accontato quanto fu dura e come si doveva scegliere tra il fermarsi ad aiutare chi era ferito oppure continuare per poter arrivare a casa. Ha elogiato i conducenti muli che si prodigarono nell’aiutare i feriti caricandoli su slitte di fortuna trainate dal loro mulo, prendendosene cura durante la ritirata, portando loro quel poco cibo che si poteva trovare e dissetandoli con la poca acqua che si poteva recuperare sciogliendo la neve nelle rare soste delle colonne nei paesi o in mezzo alla steppa. Ha ricordato tutte quelle persone che ha visto morire nella steppa, e si è detto fortunato di essere riuscito a sopravvivere. La cerimonia si è conclusa con la posa di una corona al monumento, e il silenzio, suonato dalla tromba di Lido Gelmi.
(m.s.)