Il caso

Un altro Natale in carcere per Chico Forti: «Un’attesa snervante»

L’imprenditore trentino in carcere in Florida dal 1998 sta aspettando l’estradizione in Italia che era stata annunciata ormai un anno fa. Ecco il messaggio che ha scritto per tutti i trentini

LA VICENDA Chico Forti spostato in un altro carcere Usa
LO ZIO GIANNI "Chico ormai è allo stremo"
LA VIDEOSCHEDA Un caso che tiene l'Italia col fiato sospeso



TRENTO. «Un’attesa snervante». Chico Forti non nasconde la sua inquietudine per non avere ancora notizie circa il giorno in cui potrà essere estradato in Italia per scontare il resto della sua detenzione.

In carcere in Florida dal 1998, condannato all’ergastolo per un crimine di cui si è sempre professato innocente, l’imprenditore trentino ha scritto una lunga lettera di Natale che ha affidato ai social. Eccola.

«Questo mio ennesimo messaggio di Natale non è triste... altri lo hanno scritto prima di me altri ancora lo ripeteranno.. l'uomo saggio sa accettare la realtà di condizioni che fuoriescono dall'egida del nostro controllo. Usando una analogia, soffro di una infermità che è terminale solo quando viene trascurata.. ed io, nonostante questa attesa snervante, non mi sento trascurato..

So apprezzare l'attenzione che mi avete dedicato quando era facile ignorarmi.. ho la memoria d'elefante, ricordo ogni azione in mio supporto, anche il più semplice gesto i miei ringraziamenti sorgono dal cuore sinceri e spontanei..

Se pecco nel menzionare i meritevoli, è per limitazioni di spazio, cartaceo o verbale che siano, non certo per mancanza di gratitudine. Ipocrisia ed indifferenza non hanno mai fatto parte del mio modo di essere, soprattutto a Natale...

Mi rendo conto di quanto siamo riusciti a realizzare insieme, uniti nonostante l'oceano che ci separa. Il motto sotto il pino, "è il pensiero che conta!" rispecchia a pieno il significato di queste festività mi avete permesso di regalarvi qualcosa di mio: le mie riflessioni.. il piacere vero dei regali di natale: farli!

Il vostro instancabile perorare la mia causa, le vostre incessabili iniziative di solidarietà, il vostro replicare imitando la veglia medievale: dando l'ora, gridando per me: "non tutto va bene..." la vostra persistente e palpabile vicinanza hanno coperto mura e recinzioni. come la tela recentemente sovrapposta all'arco di trionfo... con me avete dimostrato d'essere la nazione teflon della resilienza. perché in un mondo migliore al fin fine, Karma prevarrà sempre. La lotta tra il male ed il bene per sillogismo può avere un solo risultato: il male è simbolo di distruzione, il bene è simbolo di vita...

Nella mia Trento un natale senza neve è come un deserto senza sabbia.. da ragazzino alla prima nevicata, come Woodstock, amavo prendere i fiocchi con la lingua, per poi correre alle bancarelle sotto i portici, con le castagne bruciacchiate che scottavano le mani.. ora chiudo gli occhi, immagino la neve, pregusto le castagne... l'albero addobbato sostituisce la rete elettrificata... non mi è facile, ma aspetterò mezzanotte per aprire il regalo», conclude Chico Forti.













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