Tutti i Comuni trentini sono favorevoli al ddl per abbattere gli orsi
Il presidente Paride Gianmoena: «Il tema dei grandi carnivori riguarda tutta la provincia, anche per quanto riguarda il lupo». L’Ordine dei forestali chiede di legalizzare l'uso dello spray
TRENTO. Il Cal, il Consiglio delle autonomie locali, che rappresenta tutti i Comuni del Trentino, appoggia all'unanimità il ddl della Giunta provinciale che fissa il numero massimo di orsi cosiddetti problematici da abbattere in 8 per il 2024 e 8 per il 2025.
Una parere "granitico", quello del Cal, l'ha definito il presidente Paride Gianmoena intervenendo in Terza commissione del Consiglio provinciale di Trento, dove si sono concluse le audizioni prima del passaggio del testo in aula per la votazione. Dal Cal è uscito un messaggio chiaro: il tema dei grandi carnivori riguarda tutto il Trentino, dalle valli alla città.
Il presidente del Cal ha inoltre sottolineato la problematica del lupo, animale, ha ricordato, che preoccupa molto le popolazione anche perché, ha sostenuto, il numero di esemplari è troppo alto per il territorio. Per l'Ordine dei forestali va anche legalizzato l'uso dello spray: il presidente Claudio Maurina ha detto di essere sollecitato dai colleghi che hanno avuto incontri con l'orso. Quindi, sì agli abbattimenti degli orsi pericolosi e ha auspicato il via libera allo spray anti orso, indispensabile per chi lavora come i forestali, magari da solo, nel bosco. Eventualità che per i forestali è frequente e tanti sono stati gli incontri con il plantigrado. Maurina ha anche ricordato che in Repubblica Ceca e in Slovenia lo spray viene dato anche ai bambini che abitano in zone frequentate dall'orso.
Il ddl è considerato positivo anche dalla Società degli alpinisti tridentini, la Sat, che, però ritiene vi siano delle ambiguità, a partire dal limite degli 8 abbattimenti che non rappresenta un vero Piano di controllo del numero.
Anche per gli imprenditori il ddl va nella direzione giusta. Il presidente della Federazione delle cooperative, Roberto Simoni, ha ricordato la situazione di sofferenza degli allevatori. Inoltre, ha aggiunto che la situazione dell'orso, importato secondo un progetto che non è stato adeguatamente seguito, è diversa da quella del lupo. Per l'orso - infatti - c'è il Pacobace, mentre per il lupo la rimozione può essere fatta solo con una deroga, quindi non sono possibili piani di abbattimento.