Volti nuovi e qualche «vecchia guardia»: ecco i nostri grillini
Commercialisti, studenti e farmacisti si interrogano in rete sui problemi del Trentino, primo fra tutti i trasporti
TRENTO. «Si sta discutendo del ticket dell'autobus. Ci si riempie la bocca di parole come crisi, inflazione, difficoltà delle famiglie, ma l'aumento ci sarà. Un euro e cinquanta? Di Più? Presto la sapremo e ci diranno che è l'unica soluzione per tenere sotto controllo i costi. Non è vero. Si può fare a meno di pagare il biglietto senza fallire. Non è una sparata: ci sono esperienze in Europa che hanno azzerato il costo dei ticket e funzionano».
Paolo Vergnano, farmacista, e Cristiano Zanella, commercialista, raccontano la rivoluzione possibile del trasporto pubblico. L'hanno sentita esporre qualche settimana fa a Tallinn, la capitale estone che la metterà in cantiere nel prossimo gennaio. Ma i sindaci di Hasselt in Belgio o di Aubagne in Francia o della tedesca Templin già la praticano. «Si può fare anche qui e non solo a Trento, ma in tutto il Trentino» - dicono convinti. E' la rivoluzione “grillina” che si può sintetizzare così: non aspettiamoci che la solita politica risolva i problemi, proviamo ad affrontarli da soli. Quello dei trasporti è uno dei nodi che Meetup Trento ha individuato assieme a temi come istituzioni, economia, sanità, istruzione e cultura, agricoltura e turismo, sicurezza e degrado, ognuno dei quali viene affrontato da gruppi di lavoro che dialogano sul web e, quando serve, si ritrovano qua e là finché non ci sarà una sede. Di incontri, dallo scorso maggio quando s'è costituito il gruppo di Trento ad oggi , ce ne sono stati nove, il decimo è convocato per il prossimo 9 novembre in vista, il giorno successivo, della presentazione pubblica del Movimento 5 Stelle, con tanto di “banchetto” in piazza.
I grillini trentini sono già attivi da tempo sul web. E' una galleria di normale umanità: studenti, impiegati, farmacisti e commercialisti, veterani di battaglie polemiche come Diego Tomasi che si definisce “il grillo del Bondone” e Salvatore Rino Bottari, già presidente degli ambulanti Confesercenti che così ha riscoperto la passione politica. Gli iscritti - “chiediamo di dichiarare generalità e foto, la trasparenza è un dovere” spiega Vergnano – sono un'ottantina con un “leadership team”, i più disponibili a tenere le fila, di sette persone. Ma è un organigramma variabile ed una gerarchia mobile in puro spirito grillino, sintetizzato nella recente circolare che intima di non partecipare a talk show televisivi – manifestazioni di riprovevole autoerotismo mediatico, il “punto G” lo definisce il leader-megafono – e che esorta a far ruotare ogni tre mesi gli addetti stampa. «Noi non siamo portavoce» - precisano Vergano e Zanella - parliamo a titolo personale, il tema della comunicazione con la stampa non è ancora stato definito». Anche se, a curiosare nel sito, i rapporti con l'infida stampa sono all'ordine del giorno, assieme alle dichiarazioni di fede di chi, come Fabio Zancanella magazziniere di Mori, aderisce perché «stufo di subire la politica», o di Mirko Corradini regista teatrale che ci sta «per curiosità», o di Ivo Gentilini, fotografo di Ischia di Pergine, lì approdato dopo essere passato per un'Italia dei Valori ormai, a quanto pare, orfana del padre fondatore.
Intanto il ticket a zero euro. «Ci vuole coraggio politico e determinazione - dice Vergnano - «ma la cosa è fattibile, anzi in alcuni casi, come a Hasselt, 75 mila abitanti, già realizzata con successo. L'idea parte dal fatto che il ricavo dei biglietti copre attorno il 12-13% del costo complessivo del servizio offerto da Trentino Trasporti Esercizio, circa 12 milioni su 100. Poco o niente, considerato che anche la gestione dei ticket ha un costo. Allora tanto vale rendere gratuito il trasporto, potenziato e più flessibile, per indurre i cittadini ad utilizzarlo più di quanto non facciano oggi. Del resto il costo complessivo viene prelevato comunque dalle tasche dei trentini, 150 euro l'anno a testa, neonati ed automobilisti impenitenti compresi. La riduzione del traffico privato urbano, invece, accorcerà i tempi di percorrenza, migliorerà la qualità della vita, incrementerà il commercio nei centri cittadini. Questo sarà il vantaggio, anche economico: le città rinasceranno. Chiediamo che se ne parli, se ne discuta liberandosi da pigre abitudini mentali». Questa, spiegano Vergnano e Zanella, è l'idea di partecipazione e di buona amministrazione che muove i grillini. “Un lavoro che non si esaurisce solamente nelle parole, chiediamo testi scritti, relazioni, sintesi degli approfondimenti con tanto di firme in calce. Insomma, trasparenza e responsabilità.” Tutte cose buone. Se poi serviranno anche a tagliare il ticket, meglio ancora.