«Voglio nomi e cognomi di chi non fa sciopero»
Trento. Nervi tesi all’interno del mondo dei trasporti, con i sindacati che si contano in vista dello sciopero annunciato per l’11 ottobre per il rinnovo del contratto. Sui telefonini dei...
Trento. Nervi tesi all’interno del mondo dei trasporti, con i sindacati che si contano in vista dello sciopero annunciato per l’11 ottobre per il rinnovo del contratto. Sui telefonini dei sindacalisti (ma anche dei lavoratori e dei manager del settore) sta circolando un audio registrato dal sindacalista Nicola Petrolli, segretario provinciale della Uil Trasporti, che rivela la tensione che c’è nel settore, anche tra le varie sigle sindacali: «Qui non si tratta di uno sciopero nazionale contro la destra o la sinistra, qui dobbiamo portare a casa 200 euro lordi senza dare niente all’azienda: questo è il nostro obiettivo» spiega Petrolli, riferendosi al fatto che l’aumento economico non dovrebbe - a suo dire - essere legato ad aumenti di produttività».
L’adesione dei lavoratori
Il vero punto è l’adesione dei lavoratori, con Petrolli che si interroga: «Come facciamo a domandare soldi a Fugatti se alla fine scioperano solo il 40 per cento dei lavoratori». E poi la mette giù dura: «Ci stiamo sbattendo per i lavoratori. I lavoratori non faranno sciopero? Diranno che non scioperano quattro ore perché per i loro interessi non fanno sciopero? Prenderò atto, ma tiro giù nomi e cognomi, vi avviso che prendo nota di nomi e cognomi di chi fa sciopero e di chi non lo fa. E poi il primo che mi dice: e ma voi sindacati... allora gli sputo in faccia...».
«Diffondete il messaggio»
Potrebbe sembrare un messaggio riservato (anche per il linguaggio utilizzato che è impubblicabile) se non fosse per l’appello che lo stesso Petrolli lancia al suo interlocutore: «Fate girare questo audio» dice, sostenendo che ne ha pieni i c. dei suoi colleghi...». L’obiettivo dell’azienda - conclude il sindacalista è di dividere tra i lavoratori la somma (giudicate insufficiente) che la giunta provinciale ha messo a disposizione per il rinnovo del contratto in modo. Obiettivo? «Duecento euro lordi a tutti». E non è l’unica registrazione che gira nel mondo dei trasporti, tanto che nel pomeriggio era circolato un altro appello: «Occhio ai sindacalisti che vanno in giro con un registratore per registrare gli autisti».