«Villa e Nogaredo, Comune unico»
La proposta del sindaco Manica: condividere gli uffici, primo passo
VILLA LAGARINA. Il sindaco Alessio Manica è convinto: bisogna unirsi con Nogaredo, ed è tempo di fissare le tappe del percorso, la cui meta deve essere chiara: un unico Comune. «Ho letto l'intervento sul Trentino della collega Marzadro di Nogaredo sul tema dell'unione dei nostri due comuni e visto il tono positivo - scrive il primo cittadino di Villa - vorrei intervenire su questo argomento che come è noto mi vede da sempre convinto e trasparente». Già nella precedente consiliatura, ricorda Manica, Villa si mosse in questa direzione, ma l'unico risultato fu l'unione delle ragionerie; con la nuova amministrazione di Nogaredo, fa capire, si aprono nuove possibilità.
«Con la nuova amministrazione di Nogaredo abbiamo già verificato sia la volontà di creare ulteriori servizi sovracomunali sia la condivisione che il destino dei nostri territori sia quello di essere amministrato in maniera unitaria. Memore delle partenze e degli stop del passato mi sento però di proporre una tabella di marcia». Bisogna dare un'accelerata, secondo Manica, cominciando con «La creazione di ulteriori servizi condivisi già da questo anno».
«Il secondo binario - continua Alessio Manica - lavorare fin da subito sull'avvio del percorso verso l'unione. Il primo passaggio potrebbe essere la convocazione di una seduta unitaria dei due consigli comunali: un avvio concreto di discussione ed un gesto simbolico chiaro. Propongo inoltre di costituire un comitato promotore formato anche da soggetti esterni alle due amministrazioni, la cosiddetta società civile. Come amministrazioni ne gioveremmo sicuramente nella spinta e nel coinvolgimento complessivo della popolazione, e sono sicuro che ci sono diversi cittadini sia a Villa che a Nogaredo che si sentirebbero di dare il loro contributo. Nelle prossime settimane sottoporrò a Nogaredo queste due proposte».
Secondo Manica i tempi sono maturi, anche tra la gente. «Come ho già detto in passato nelle popolazione questa strada è molto più matura di quanto noi amministratori non crediamo: i nostri cittadini vedono le contraddizioni delle divisioni e colgono le opportunità di miglioramento complessivo con un comune unico. Le posizioni di retroguardia sono ormai minoritarie. Opportunità che non sono semplicemente nella contrazione dei costi, della politica o delle strutture, ma che sono soprattutto nella migliore gestione dei territori, nella pianificazione, nella erogazione dei servizi qualitativamente migliori. Nessuno diventerà periferia - conclude il sindaco - nessuno perderà identità, nessuno vedrà peggiorare l'attenzione per il territorio. A Nogaredo dico quindi avanti convinti senza le timidezze che troppo spesso si respirano sul tema delle unioni dei comuni: i nodi li affronteremo durante il cammino, ma ora imbocchiamolo senza rinvii».