Via gli accattoni dalle porte dei negozi
Approvato il nuovo regolamento che vale per centro e periferia. Liberalizzata invece la presenza dei musicisti di strada
PERGINE. Poco più di tre ore per approvare quella che è destinata a essere la prima modifica al regolamento urbano. Un complesso di norme che risale al 1924 e che la giunta Oss Emer, presente anche il comandante dei vigili Andrea Tabarelli, ha inteso adeguare ai tempi con urgenza per alcuni comportamenti di decoro, riservandosi di rivisitare globalmente il regolamento. Per ora, solo alcune “norme di convivenza”, con il sindaco Roberto Oss Emer a invitare tutti a contribuire. E le proposte non si sono fatte attendere, dall’opposizione soprattutto, ma anche dalla stessa maggioranza.
Le discussioni più consistenti sono venute dall’opposizione (con Marina Taffara, Renato Tessadri, Walter Zanei, Marco Morelli, Daniele Lazzeri, Annamaria Lazzeri) e sull’accattonaggio soprattutto.
Così, le norme sull’accattonaggio sono state integrate: vietato anche nelle vicinanze dei negozi che si trovano fuori dal centro storico (ci sarebbe stata penalizzazione). La proposta di comprendere tutti i negozi è venuta dalle opposizioni così come quelle apportate ai commi che riguardano l’uso delle panchine. In sostanza, a parte il fatto di non spostarle, occorreva distinguere (ha sostenuto Daniele Lazzeri) chi si sdraia per riposarsi (come il ciclista turista) da chi vi bivacca. Il testo approvato: dopo il divieto, è stato aggiunto “nell’ottica di evitare il bivacco”.
Interessante l’integrazione (un nuovo comma) a proposito degli spettacoli di strada. Sostenitore, Renato Tessadri. Occorreva tutelare gli artisti di strada rispetto ad altre figure discutibili. Il testo approvato: “Il Comune di Pergine Valsugana riconosce l’esercizio dell’arte e dello spettacolo su strada quale fenomeno culturale da esercitare sul territorio comunale. Si potrà esercitare senza previa comunicazione. E’ vietato occupare lo spazio con strutture permanenti e l’occupazione dello spazio non si deve protrarre oltre il tempo necessario all’esibizione”. La richiesta conteneva anche orario e amplificazione ma sono stati tolti per evitare possibili lamentele. Ci sarebbe anche stato il rischio di veder multato chi seduto in terra (su una soglia o su un muretto) attendeva l’autobus o assisteva a un concerto.
Altra proposta (venuta da Sandro Beber, maggioranza) sull’uso delle attrezzature nei parco-giochi. Precisare i 12 anni era in contrasto con analoghi divieti che citavano i 14 anni. Di conseguenza, altra modifica. Bocciate invece le richieste a proposito dei cani, formulate da Walter Zanei, in quanto saranno considerate nella revisione generale.
Da parte del Pd è anche stata contestata l’urgenza di intervenire sulle norme. Non è stata da loro ravvisata e si poteva assegnare l’incarico alla costituenda commissione sulla sicurezza. «C’era il rischio - ha detto Anna Maria Lazzeri - far passare Pergine per una città insicura«. Tre emendamenti approvati, uno respinto e infine, approvazione (con 4 astensioni) delle nuove norme.
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