Vende il camper ma non è suo: nei guai per truffa
Il mezzo era intestato ad un terza persona che nulla sapeva di quella compravendita
TRENTO. Lo aveva presentato come un affare: un camper tenuto bene, un po’ datato ma in ottime condizioni in vendita a solo 3 mila euro. Lo aveva spiegato e rispiegato: era un vero affare, null’altro. E lui, Bruno Rossi, garantiva che era tutto in regola. Ma così non era visto che «Bruno Rossi» altro non era che un nome di fantasia e il camper era intestato ad un terza persona che nulla sapeva di quella compravendita. Che però c’è parzialmente stata. Nel senso che il malcapitato aspirante acquirente ha effettivamente pagato il dovuto, ma non ha mai avuto nelle sue mani in camper. Una truffa che ha messo nei guai un trentino di origine nomade che è stato indagato dalla procura con l’accusa, appunto di truffa.
L’uomo, in base alla ricostruzione di quanto successo, si era presentato come Bruno Rosso, un 42enne di Trento, proprietario di un camper. Che voleva vendere. Il prezzo? 3 mila euro. I due discutono della questione e alla fine si arriva ad un accordo di vendita nel quale l’attuale indagato si dichiara sia di essere proprietario del mezzo che essere tale Rosso Bruno. I due si accordano anche sul metodo di pagamento: cinque rate che il «compratore» ha effettivamente pagato nell’arco temporale di tre mesi. Alla fine però il camper non è mai arrivato a destinazione e il venditore era sparito nel nulla e non rispondeva neppure al telefono.
A questo punto alla vittima della truffa vengono alcuni dubbi che diventano realtà quando effettua una visura Aci usando la targa del mezzo, In questo modo scopre che il mezzo non appartiene a Bruno Rosso ma a un’altra persona che nulla sapeva della compravendita. L’indagato, difeso dall’avvocato Valer, è pronto a risarcire la vittima.