Vaneze, paura per il rogo all’hotel Monte Bondone 

L’allarme ieri verso le 19: l’incendio partito da una canna fumaria. Sul posto decine di vigili del fuoco che hanno circoscritto le fiamme. Al lavoro fino a tarda ora



TRENTO. Allarme incendio ieri sera pochi minuti prima delle 19 sul monte Bondone. Un incendio canna fumaria che interessava - in località Vaneze - un’ala dell’hotel «Monte Bondone». Tanta paura ma il pronto intervento da parte dei vigili del fuoco - accorsi numerosi - è riuscito a limitare i disagi. Tanto che, mentre i pompieri erano al lavoro e una volta delimitata la zona interessata dal rogo, la vita nel resto della struttura è proseguita. Con cena per gli ospiti che hanno anche seguito le manovre di spegnimento dalla terrazza. Situazione forse surreale ma che da sola racconta come le conseguenze delle fiamme siano state limitate. L’incendio pare sia stato causato da un surriscaldamento di una canna fumaria, ma sono in corso accertamenti da parte dei periti dei vigili del fuoco. Che hanno lavorato a lungo sul tetto - fatto di lamiere - per delimitare il luogo esatto di origine dell’incendio. È stato necessario spaccare parte di un muro interno per tenere sotto controllo le fiamme che potevano propagarsi nell’intercapedine. L’allarme incendio è stato dato immediatamente e questo ha permesso di limitare le conseguenze. Subito le persone che si trovavano nell’area interessata sono state fatte allontanare e nessuno, neppure fra gli ospiti dell’albergo, ha riportato conseguenze. L’hotel Monte Bondone è di proprietà di Paolo Torboli ed è stato recentemente ristrutturato. I lavori hanno portato ad un totale di 56 stanze e alla realizzazione di una zona wellness con piscina collegata anche all’esterno e la sauna. Una scommessa quella di Torboli che aveva ripreso in mano la struttura che era stata costruita dal nonno nel corso degli anni Settanta e poi passata di mano. Per tornare alla famiglia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza