«Valsugana Tv va riaccesa intervenga la Provincia»
La Comunità di valle chiede formalmente aiuto per riaprire la televisione «È un contenitore culturale e sociale che dà voce al nostro territorio»
SCURELLE. Anche la Comunità di valle mobilitata per ripristinare Valsugana Tv. Dallo scorso 28 dicembre, infatti, si sono spenti i riflettori sul progetto televisivo «fatto dalla gente per la gente» e curato dalla cooperativa sociale Senza Barriere Onlus. L'emittente, che copriva un bacino di 80mila persone, non aveva più una frequenza sulla quale trasmettere in quanto TeleBelluno, che aveva ceduto uno dei suoi canali alla Cooperativa di Scurelle, è rimasta esclusa dall’aggiudicazione delle frequenze in quanto anche i suoi canali sono stati acquistati da compagnie telefoniche multinazionali.
A fine dicembre il Corecom di Trento, tramite il suo presidente Enrico Paissan, si era attivato per cercare di salvare l'emittente, che però ha dovuto chiudere, insieme a Tesino Tv (quest'ultima per difficoltà economiche - organizzative), che trasmetteva sulla stessa frequenza. Ora anche la giunta della Comunità di valle ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente della Provincia Alberto Pacher. «Valsugana Tv era un contenitore culturale e sociale che dava luce a tutta la Valsugana. Le conseguenze di tale chiusura sono molteplici - si legge nella lettera -. Non avere più in valle una voce libera che da oltre un anno entrava nelle case dei cittadini e che dava voce a tutti, dal politico alla persona comune, che ha avuto il merito di riportare alla luce ricordi ormai quasi perduti e che ha dato alle varie istituzioni la possibilità di informare i propri cittadini in tempo reale. E poi la perdita di investimenti tecnologici che hanno pesato e pesano economicamente sul bilancio della Cooperativa e, soprattutto, cinque posti di lavoro persi». Lo stesso ente di Palazzo Ceschi si appoggiava a Valsugana Tv per informare i cittadini sulle opportunità che la Comunità metteva a disposizione. Il presidente Sandro Dandrea e la sua giunta parlano di «altra mazzata» per la già martoriata Bassa Valsugana, che vede troppo spesso, chiudere attività economiche, con le relative conseguenze occupazionali. Da qui la decisione di rivolgersi a Pacher «affinché possa mettere in atto tutto quanto possibile in modo che la Cooperativa Senza Barriere possa riprendere a trasmettere con pari dignità rispetto ad altre emittenti operanti sul territorio provinciale».
Lo stesso Corecom ha chiesto alla Provincia di intervenire, magari ritagliando spazi nei 10 canali delle emittenti trentine Tca e Rttr, che però chiedono molti soldi, troppi per la piccola Valsugana Tv. Ora la palla passa alla Provincia.
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