Valsugana, i Medici per l'ambienteabbandonano il tavolo provinciale
Dura presa di posizione dell'associazione: "Non c'è trasparenza, ci è stato nascosto un documento dell'Istituto superiore di Sanità". La Provincia replica: "Non è vero"
TRENTO. ''Riteniamo non esistano le condizioni fondamentali di trasparenza necessarie alla continuazione del dialogo attorno ad un tavolo di lavoro tra noi e i tecnici della Pat, anzi riteniamo che i lavori sino a qui condotti siano viziati dalla impossibilità di confrontarsi sulla reale situazione ambientale in rapporto alla presenza dello stabilimento Acciaierie Valsugana''.
Lo comunicano attraverso una nota i componenti dell'associazione Medici per l'ambiente. Motivano la decisione con il fatto che ''i vertici provinciali hanno tenuto nascosto un documento dell'Istituto Superiore di Sanità, che critica puntualmente nella metodologia i risultati della ricerca ambientale provinciale, comunicata alla popolazione di Borgo nella Relazione di Sintesi del 4 marzo 2010.
Abbiamo chiesto più volte alla Provincia - dicono - tutta la documentazione dell'Istituto Superiore di Sanità, ottenendo solo un parere dello stesso sulle nostre analisi''.
''L'Iss, Istituto superiore di sanità, non ha avanzato nuovi dubbi sui dati prodotti dall'Azienda sanitaria e dall'Appa (Agenzia provinciale per l'ambiente) in merito all'inquinamento ambientale della Valsugana''.
E' quanto replica l'amministrazione provinciale ai dubbi avanzati in merito dall'associazione Medici per l'ambiente. ''Ne' gli organi tecnici ambientali e sanitari - prosegue la Provincia in una nota - hanno nascosto alcunchè nel documento presentato il 4 marzo all'opinione pubblica.
Riguardo alla presenza di concentrazioni significative di metalli nei terreni di Borgo Valsugana e di altri comuni della valle - prosegue la nota - dev'essere considerato il fondo naturale, ovvero le concentrazioni di sostanze contenute 'normalmente' nei suoli, soprattutto quelli della sinistra orografica del Brenta.
Riguardo alle concentrazioni di diossina rilevate sulle emissioni di un camino dell'acciaieria, quelle citate nel documento dell'Iss, riguardano un campionamento effettuato nel 2008. I dati riferiti alle analisi eseguite nel 2010, cioè dopo gli interventi effettuati dall'azienda per l'abbattimento delle emissioni sono inferiori di almeno 300 volte rispetto al limite.