Val di Fiemme in lutto è morto Mario Misconel
Col fratello Gino rilevò l’impresa paterna aprendo alla produzione di calcestruzzi Si è spento a 75 anni. Oggi alle 14 il funerale nella chiesa dell’Assunta di Cavalese
CAVALESE. All’età di 75 anni si è spento proprio il giorno della Marcialonga, all’ospedale di Cavalese dove era ricoverato da alcuni giorni, l’imprenditore Mario Misconel. È stato uno dei fondatori insieme al fratello Gino della nota impresa di costruzioni, movimento terra, calcestruzzo e asfalti Misconel Srl che ha il suo insediamento a Lago di Tesero.
Appena conseguito il diploma di geometra a pieni voti all’ Istituto di Rovereto, insieme al fratello maggiore Gino ha rilevato l’azienda paterna fondata dal capostipite Giulio Misconel, che nei primi anni si occupava solo di costruzioni . Ma da oltre una ventina d’anni Mario Misconel era uscito dalla società ed era andato a ritirarsi a vita privata nella casa paterna nella piccola frazione di Cavazzal.
Dietro ad un carattere un po’ spigoloso ed impulsivo che caratterizzava la personalità di Mario Misconel c’era però, come ricorda no i nipoti, un uomo di grande sensibilità e generosità. Mario Misconel ha avuto anche l’intuizione e il merito di creare negli anni ’70 il primo stabilimento in valle di Fiemme per la produzione di inerti e di calcestruzzo. Un uomo altruista, di grande lungimiranza ed abilissimo oratore, non ha mai voluto cimentarsi nella politica e candidarsi come amministratore pubblico, a differenza del fratello Gino che invece è stato assessore ai lavori pubblici negli anni ’70. Ha sempre preferito, pur difendendo con forza le sue idee, che spesso andavano contro corrente, rimanere al di fuori ed al di sopra delle schermaglie politiche.
Il geometra Mario Misconel aveva fatto la scuola ufficiali degli alpini ed era stato anche richiamato, guadagnandosi il grado di tenente. È stato anche uno dei soci fondatori del gruppo Ana di Cavalese intitolato allo storico capitano Leone Bosin. Dal 1971 al 1973 ha ricoperto anche l’incarico di capogruppo alpini.
Lascia la moglie Maria, che gli è stata vicino fino all’ultimo con le sue amorevoli cure e i due figli Antonio e Paola. “Non fiori, ma opere di bene e offerte in favore dell’Anffas di Cavalese” si legge nel necrologio, predisposto dalla famiglia.
Il funerale sarà officiato questo pomeriggio alle 14 nella chiesa parrocchiale dell’Assunta a Cavalese, mentre ieri sera alle 20 è stato recitato il rosario nella camera mortuaria dell’ospedale di Cavalese con la partecipazione di un folto gruppo di persone. (l.ch.)