Upt, è Giori il nuovo coordinatore
Eletto all’unanimità, subentra all’ex sindaco Maffei. «Dobbiamo aprirci alla città»
ROVERETO. É Alessandro Giori il nuovo coordinatore dell’Upt. L’assemblea del partito lo ha eletto all’unanimità venerdì sera, e tra i suoi elettori (era l’unico candidato) Giori ha potuto contare anche il coordinatore uscente, l’ex sindaco Roberto Maffei, il vicesindaco Gianpaolo Daicampi, renzo Michelini Leone Manfredi e Luigi Volani. Nel corso dell’assemblea, presente anche l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, sono stati anche eletti altri due membri del coordinamento, Stefano Spagnolli e Stefano Fait, che sostituiranno il dimissionario Lino Trainotti e Nicola Barozzi, fuoriuscito dall’Upt. Assieme a Giori e ai due neoeletti, il coordinamento comprende anche Franca Luchiari, Ivan Cavagna e Giorgia Filagrana.
Giori, 54 anni, roveretano da molti anni responsabile degli acquisti per il Sait, due figlie di 17 e 23 anni, si propone di rivedere l’organizzazione interna del partito, che ad oggi conta a Rovereto 97 iscritti, di cui 74 tesserati. «Non sono un politico, e non so se lo sarò mai» ha esordito Giori, iscritto all’Upt da tre anni (nessuna tessera politica precedente). «Mi considero un uomo di centro, e ritengo più importante rinnovare le forze esistenti che fondare nuovi gruppi politici.Sono stato interpellato dal partito per assumere questo ruolo, e ho accettato perché mi voglio mettere a disposizione della mia città. Ho passato molti anni nell’associazionismo sportivo, soprattutto nel volley, e nel volontariato e so bene cosa significhi lavorare in squadra: ognuno deve avere un ruolo preciso e tutti devono attenersi alle regole, oltre che alle disposizioni dell’allenatore». Per il cammino della coalizione, Giori non vede discontinuità. «Continueremo a sostenere la maggioranza, partendo da quello che c’é e cercando di migliorarlo. Ci hanno accusati di essere “mercenari”, la “spada di Damocle della maggioranza”, ma forse ci attaccano perché tendiamo ad essere più riservati». Giori vuole aprire il partito all’ascolto delle esigenze dei cittadini. «Ma dobbiamo anche ragionare su programmi di importanza provinciale. Ho avuto contatti da altri partiti, ma sono rimasto nell’Upt. Dellai? L’ho sentito per telefono venerdì sera dopo l’elezione, ma ora lui ha altre priorità».