UNITA' D'ITALIATrento: celebrazioni al monumento di Dante e negozi chiusi
Il monumento a Dante Alighieri, simbolo dell'italianità del Trentino, ha fatto da sfondo alla celebrazione ufficiale del 150°. La cerimonia si è tenuta sotto la pioggia alla presenza di alcune centinaia di persone
TRENTO. Il monumento a Dante Alighieri, simbolo dell'italianità del Trentino, ha fatto da sfondo a Trento alla celebrazione ufficiale del 150/o anniversario dell'Unità d'Italia. La cerimonia si è tenuta sotto la pioggia alla presenza di alcune centinaia di persone.
Il commissario del governo Francesco Squarcina ha ricordato che il monumento fu inaugurato nel 1896, quando il Trentino era ancora parte dell'Impero austro-ungarico, mentre le autorità locali hanno sottolineato il legame fra autonomia e storia d'Italia.
''Senza il Risorgimento non ci sarebbe stata l'autonomia'', ha detto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, mentre il vice presidente della Provincia Alberto Pacher ha sottolineato come il Trentino sia legato al futuro dell'Italia e occorra ''lavorare per un futuro comune''.
Oggi a Trento tutte le serrande dei negozi sono abbassate, mentre alcune vetrine sono addobbate con il tricolore. Non troppo numerose le bandiere appese alle finestre degli edifici del centro. Chiusi tutti gli uffici pubblici, oggi sono invece al lavoro i dipendenti delle maggiori aziende della provincia, quelle a ciclo continuo o che hanno commesse da evadere all'estero.
Per protestare ''contro l'obbligo della festività sui posti di lavoro'', i dirigenti della Lega Nord, con i consiglieri provinciali, hanno organizzato per questo pomeriggio una pulizia della spiaggia del lago di Caldonazzo. Un prologo alla cerimonia ufficiale di questa mattina si è avuto ieri sera a palazzo Thun, sede del municipio, la cui facciata è stata illuminata con i colori della bandiera italiana.
Nello stesso tempo i consiglieri comunali, ad inizio di seduta, hanno cantato l'inno di Mameli. Nessun momento celebrativo invece da parte del Consiglio regionale, le cui sedute si tengono a rotazione biennale fra Trento e Bolzano. La Notte Tricolore è continuata con l'apertura straordinaria dei palazzi storici e dei musei cittadini. A proposito di cimeli storici, a Casa Pompeati si può ammirare il primo tricolore che sventolò nel novembre 1918 nella Trento raggiunta dall'esercito italiano vittorioso.