Unità d'Italia, Durnwalder: "No all'inno di Mameli alle partite di calcio in Alto Adige" - Forum
Nuova polemica sulle celebrazioni del 150° in Alto Adige. Il governatore Durnwalder dice no all'esecuzione dell'inno in tutte le manifestazioni del Coni durante il weekend: "Qui il Coni dipende dalla Provincia e non applicherà la disposizione"
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BOLZANO. L'inno di Mameli prima delle partite di calcio? ''Non se ne parla nemmeno''. Lo ha detto il governatore Svp dell'ALto Adige Luis Dunrwalder.
Il presidente - che attualmente si trova in Nepal nel quadro dei progetti di cooperazione-sviluppo della Provincia autonoma - risponde così al giornale Dolomiten, che gli chiede di prendere posizione su una disposizione del Coni che prevede che sia intonato l'inno prima dell'inizio di tutte le partite di calcio da oggi a domenica in occasione del 150/o dell'Unità d'Italia.
''Non vedo alcuna ragione perché si debba intonare l'inno'', dice Durnwalder, spiegando che la Provincia ha competenza primaria sul settore dello sport e che, quindi, non ci sono ragioni giuridiche valide perché la disposizione del Coni sia applicata. Le affermazioni di Durnwalder giungono poco dopo l'eco che aveva avuto il suo rifiuto di partecipare alle celebrazioni ufficiali dell'anniversario dell'Unità d'Italia che gli era valsa una bacchettata del presidente Giorgio Napolitano.
La questione dell'inno alle partite di calcio era stata sollevata da due formazioni della destra sudtirolese - i Freiheitlichen (liberal-nazionali) e Suedtiroler Freiheit, il partito separatista di Eva Klotz - che avevano parlato di una ''provocazione'' da parte dello Stato nei confronti della minoranza sudtirolese.
Tania Cagnotto: celebriamo il compleanno e vinciamo tutti. Di diverso parere è invece Tania Cagnotto, il volto più popolare dello sport altoatesino, impegnata in questi giorni ai campionati europei di tuffi a Torino.
''Celebriamo il compleanno dell'Italia e vinciamo tutti'': a poche ore dal debutto ai Campionati Europei di tuffi di Torino, Tania Cagnotto racconta i suoi sentimenti per i 150 anni dell'Unità nazionale. ''Vedo un Paese - dice in un'intervista pubblicata sul sito di Esperienza Italia - che, con l'avvicinarsi del 17 marzo, mi pare abbia sempre più voglia di festeggiare.
Torino è piena di tricolori ai balconi. Una bella atmosfera che spero contagi tutta la penisola. Il sentimento è forte. Vivo a Bolzano, dove si parla anche il tedesco, ma mi sento italiana e orgogliosa di esserlo. Sono abituata alle competizioni, ma qui non si tratta di primeggiare sugli avversari.
Siamo tutti uguali, dobbiamo essere uniti e mettere da parte i contrasti che in Italia non mancano mai, anche quando si tratta di una festa. Celebriamo questo compleanno e vinciamo tutti''.
Per quanto riguarda lo spirito di appartenenza da parte degli atleti, Tania Cagnotto sottolinea che ''lo sport è un grande veicolo di promozione nazionale. Giro il mondo - conclude - e di noi all'estero non hanno sempre l'idea di un Paese unito. E' il momento di smentire tutti''.