«Unioni civili, legge in porto anche senza le adozioni»
La mediazione di Tonini, senatore cattodem renziano «La stepchild adoption è un feticcio: il ddl non deve saltare»
TRENTO. «Io sono convinto che il ddl Cirinnà si approverà senza stepchild adoption, anche se non so ancora attraverso quale strada. La cosa da evitare in tutti i modi è che salti tutto: quella sarebbe una sconfitta. Lo stesso direttore di gay.it De Giorgi dice che alla stragrande maggioranza degli omosessuali la questione non interessa. Non è affatto vero che sia un principio non negoziabile, nemmeno per loro». Da renziano cattolico molti guardano al senatore Giorgio Tonini come mediatore per una exit strategy sull'adozione del figlio del partner.
«Se non la vuole nessuno e non abbiamo i numeri non possiamo mettere a rischio tutto per non mollare su quel punto: sarebbe una pretesa da bambini capricciosi. È diventato un gioco di ruolo, dove un gruppo di cattolici deve portare a casa il suo trofeo, ma è un feticcio. Un partito che non sa dominare le sue dinamiche interne in funzione di una gerarchia di valori e di realismo politico, non è un partito politico, ma un club di gente poco seria».
Senatore, è a rischio veramente la tenuta del governo se il Pd si sgretola?
Potrebbe rivelarsi a rischio, se nel Pd non si ritrova il filo di una solidarietà di fondo. Quello che mi ha preoccupato nei giorni scorsi è che si aprisse al nostro interno un frattura lungo una vecchissima faglia, quella del rapporto tra laici e cattolici, contrapponendo due radicalità inconciliabili. Ma questo rischio è in via di superamento.
Lei auspicava una “sintesi alta” fra le culture del Novecento. Crede ancora che si possa trovare o si rassegna ad abbassare l'asticella delle aspettative?
Su questo tema abbiamo fatto un lunghissimo tratto di strada assieme; ci sono alcuni punti sui quali nel gruppo ci sono delle differenze: c'è la strada di trovare assieme la sintesi o di votare, su alcuni punti circoscritti, in maniera differenziata.
Lo spacchettamento del canguro?
Quella sarebbe la condizione minima: votarlo per parti, lasciando almeno distinta la stepchild. Poi su quella probabilmente andremmo sotto, ma pazienza. Il problema è se non si vota la prima parte: tutto potrebbe essere rimandato in commissione giustizia. Finirebbe come all'università: si presenti al prossimo appello.
Il rischio dell'utero in affitto è concreto o strumentale?
È strumentale perché viene già fatto in assenza della legge. Inoltre le corti stanno già dando ragione a chi adotta. E adesso parliamo di conviventi: quando dovessero esserci le unioni civili a maggior ragione. Anzi la cosa si sanerà da sola davanti alla Corte Costituzionale.
La sua posizione?
Personalmente ho molti dubbi sulla stepchild adoption, perché affermare il principio inedito che ci siano due genitori dello stesso sesso è un passare le colonne d'Ercole. Però da legislatore prendo atto che ormai c'è un ordinamento internazionale del quale non si può non fare parte: per questo ho firmato il ddl Cirinnà. Se però blocca l'iter della legge, la si tolga di mezzo e la si faccia in un secondo momento. Anche perché non perdi niente dal punto di vista sostanziale, perdi una bandierina.