PERGINE. Pergine Nuoto non avrà nessun aiuto dal Comune e ha lanciato un appello affinché società sportive, atleti, soci, genitori, appassionati, cittadini sostengano finanziariamente il sodalizio che si occupa di nuoto agonistico ma non solo.

Ha ormai perduto una stagione, i corsi scolastici sono stati portati altrove, ma Pergine Nuoto non intendere chiudere i battenti. Stefania Tosi (presidente del sodalizio) è decisa a proseguire l’attività in favore dei giovanissimi unitamente agli altri componenti del direttivo e collaboratori. Per questo una lettera per annunciare la sottoscrizione. Ci sono da pagare 20.000 euro.

La somma è frutto di un “debito” che la Pergine Nuoto ha nei confronti della precedente gestione dell’impianto natatorio e quando si chiamava Nuoto Pergine (con presidente il titolare della gestione). La somma viene giustificata in questi termini (nella lettera resa pubblica): «La cifra che ipotizzavamo di ricevere dalla vecchia associazione (la Nuoto Pergine ndr), derivante dall’avanzo degli utili è stata molto inferiore alle aspettative. Sono state applicate tariffe illegittime per l’affitto delle corsie e per gli ingressi, superiori a quelle del tariffario comunale e aumentate dell’Iva; le stesse tariffe imposte sono spropositate rispetto al resto delle realtà trentine».

C’è poca chiarezza tuttora a proposito dei queste tariffe, tanto che l’argomento è oggetto di un’interrogazione che è approdata in sede consiliare e se ne parlerà nei prossimi giorni. Come era emerso nel corso dell’assemblea di Pergine Nuoto, si era anche tentato di coinvolgete il Comune (senza esito) per risolvere la questione. Con il precedente gestore si cercherà un accordo stragiudiziale offrendo quanto raccolto per evitare procedimenti legali. La preoccupazione di Pergine Nuoto è quella di trovare un’intesa con l’attuale gestore della piscina, la Sport Management che ha tutto l’interesse a proseguire l’attività di Pergine Nuoto, sia per quanto riguarda i corsi scolastici, che l’agonismo.