«Un centro culturale anche per altre arti»

L’assessore comunale Maestri: serve un nuovo spazio multifunzionale che attragga il pubblico



TRENTO. «Il Comune non è disposto a fare passi indietro sull’esposizione del patrimonio storico-artistico cittadino dell’Ottocento, che è stato affidato al Mart proprio affinché lo valorizzi. Un ragionamento più complessivo va però fatto sulla struttura di palazzo delle Albere: se cioè un domani debba essere solo uno “scrigno” oppure se possa aprirsi anche ad altre culture, come avviene in buona parte dei Paesi europei, a partire dall’area di lingua tedesca». L’assessore comunale alla cultura Lucia Maestri non si tira indietro, nell’ipotizzare per le Albere altre modalità di fruizione da parte di cittadini e turisti: ad esempio come spazio per piccoli concerti di musica classica o letture dal vivo, «iniziative in grado di vivacizzare il palazzo, di renderlo un centro culturale sempre più frequentato, anche in relazione con il futuro Muse che sorgerà a due passi». Altre culture, dunque, a fianco dell’arte figurativa. Il che, secondo la Maestri, non si porrebbe in contraddizione con il ruolo fin qui esercitato dalle Albere di cornice di pregio per le opere dei maestri locali: un patrimonio, sostiene, che potrebbe essere esposto non stabilmente bensì a rotazione, individuando di volta in volta diversi fili tematici, entro i quali trovare spazio anche per altre attività culturali prodotte dalla città.

Questa è dunque la proposta del Comune alla Provincia, non ancora formalizzata (d’altra parte i tempi della ristrutturazione consentono per ora di non affrettarsi) «ma sulla quale stiamo ragionando - spiega l’assessore Maestri - e dai miei ultimi colloqui con Panizza credo di poter dire che anche lui sia su questa lunghezza d’onda. il punto è che il rapporto delle Albere con la città non può risolversi in esposizioni di quadri: il capoluogo ha bisogno di uno spazio multifunzionale che attragga il pubblico. Non significa comunque spostare attività culturali dal centro lungo l’Adige, bensì immaginare una ridistribuzione intelligente». Diverse sembrano invece le vedute tra i due assessori sulla spinosa questione della Galleria civica di arte contemporanea, che Panizza vorrebbe “traslocare” alle Albere, in un certo senso istituzionalizzando un collegamento con il Mart, e che la Maestri vorrebbe invece mantenere in centro città dove si trova attualmente, tra via Cavour e via Belenzani.

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