Turinelli si insedia tra gli applausi
«Cominciamo a lavorare già da oggi, anche se per i tempi tecnici la giunta sarà ufficializzata solo tra una settimana»
STORO. Lunedì 25 maggio 2015, ore 15.30 in punto, il presidente della sezione elettorale centrale di Storo Diego Berti proclama Luca Turinelli sindaco del Comune in virtù delle 1695 preferenze conseguite al ballottaggio. A quel punto nell'aula affrescata posta ai piedi del Municipio scatta l'applauso da parte dei numerosi sostenitori di Turinelli convenuti per l'occasione. Un gesto sentito e quasi liberatorio: le ultime settimane di campagna elettorale erano state animate da polemiche anche accese soprattutto per l'estremo tentativo da parte di Vigilio Giovanelli e dei suoi di ribaltare il verdetto del primo turno puntando su messaggi aggressivi e sul richiamo al campanilismo, ecco quindi che l'applauso all'ufficialità del risultato scioglie la tensione accumulata e a mette la parola fine alla tenzone elettorale.
Sancita la nomina a Turinelli toccherà rimboccarsi le maniche, cosa della quale il neo sindaco pare essere ben conscio: «Per poter essere effettivamente operativi è necessario attendere che le varie procedure trovino compimento, ma non si dovrebbe trattare di tempi lunghi. In ogni caso penso proprio di poter comporre la nuova giunta entro massimo una settimana e comunque ci metteremo informalmente al lavoro fin da subito».
Per decidere le priorità Turinelli dovrà prima sedersi in plancia di comando, ma a Storo una questione spicca su tutte le altre: «Premesso che vogliamo portare avanti tutte le nostre proposte senza preferirne una ad un'altra, certamente la questione del lavoro avrà la nostra massima attenzione».
Anche la questione istituzionale resta d'attualità: «Quanto prima stabiliremo contatti col sindaco di Bondone, Cimarolli per vedere come proseguire e migliorare la collaborazione fra i nostri Comuni. Fra noi ci sono già ottimi rapporti e valuteremo assieme se e come realizzare passi ulteriori. Inoltre c'è la Comunità di Valle. So che è stato convocato un incontro dei sindaci e noi parteciperemo con grande interesse per comprendere la situazione ed iniziare ad esprimerci nel merito con cognizione di causa».
Chiusura sulla gestione delle proprietà comuni, più di una volta balzata agli onori delle cronache negli ultimi anni: «La nostra intenzione è quella di ridare la gestione dell'Asuc alla cittadinanza. So che i contratti agrari su queste proprietà scadranno in autunno e vedremo se i tempi tecnici saranno compatibili con la formazione della nuova Asuc. Non lo fossero garantisco che le procedure di assegnazione saranno comunque chiare e trasparenti e penso che la strada maestra sarà il ritorno all'asta pubblica».