Trovato il corpo di Flavio Andrighi

Due volontari lo hanno individuato dove il Noce sfocia a Santa Giustina



VERMIGLIO. La speranza si è spenta nel pomeriggio di ieri, a pochi passi dall'imbrunire, quando due volontari di Caldes, Matteo Cenini e Agostino Dapoz, a bordo di un gommone, hanno notato un cadavere nella zona dove il Noce sfocia nel lago di Santa Giustina. Poco più tardi sono stati gli stessi familiari a riconoscere i poveri resti di Flavio Andrighi, l'operaio trentunenne di Vermiglio scomparso la sera del 28 settembre scorso. Si è quindi conclusa nel modo più tragico la vicenda del giovane solandro.

A lungo familiari e amici hanno sperato in un allontanamento volontario, si era anche ipotizzato un brutto incontro fatto la sera della scomparsa, vista l'abitudine di Flavio a dare passaggi agli autostoppisti. La verità, invece, era nascosta nelle acque del Noce, dove ieri pomeriggio, probabilmente grazie all'abbassamento del livello dell'acqua, ma soprattutto per merito della costanza con cui i soccorritori hanno continuato a cercare, il corpo di Andrighi è stato individuato nella zona di Mostizzolo, poco prima che il fiume sfoci nel lago di Santa Giustina, notoriamente zona in cui si concentra quello che il corso d'acqua raccoglie lungo il suo tragitto in val di Sole.

A trovarlo due volontari di Caldes, Matteo Cenini e Agostino Dapoz (entrambi pompieri, ma ieri impegnati nelle ricerche a titolo personale), che a bordo di un gommone hanno perlustrato la zona. Sono stati loro stessi a capire subito che si trattava di Andrighi. Poco dopo una squadra dei vigili del fuoco volontari di Cles, a bordo di una gommone, ha provveduto al recupero del cadavere, trasportato fino alle Plaze di Dermulo. Da qui è stato poi portato nella camera mortuaria dell'ospedale di Cles dove i familiari, in presenza dei carabinieri, hanno riconosciuto il corpo del loro caro.

Oltre ad avere gli abiti che indossava il giorno della scomparsa, Flavio aveva anche uno dei due telefoni cellulari che possedeva. Ora si attende solamente il nulla osta del magistrato per fissare la data del funerale. Quello che è accaduto la sera del 28 settembre resterà un mistero custodito da Flavio. Il ritrovamento dell'automobile nei pressi del ponte di Mostizzolo (dove non a caso si erano da subito concentrate le ricerche) ha fatto ipotizzare un tragico gesto, ma i successivi accertamenti svolti dai carabinieri non hanno fatto emergere alcun elemento in grado di suffragare questa possibilità.

A nessuno Flavio aveva mai confidato il minimo problema personale e fino a poche ore prima della scomparsa non ha dato alcun segno di disagio, tanto da aver fissato l'appuntamento dal dentista. Insomma, un comportamento apparentemente «normale». Un autentico giallo, di cui si è più volte occupata la trasmissione «Chi l'ha visto?». Solo una decina di giorni fa la troupe del programma di Federica Sciarelli era salita in val di Sole per realizzare un ampio servizio sul caso di Flavio Andrighi e per raccogliere le testimonianze e gli appelli dei familiari e della fidanzata. Ieri l'epilogo che molti temevano.













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