Tribunali, Tione salva «a metà» con una proroga di sei mesi

La sezione distaccata di Trento continuerà a esercitare le funzioni accessorie: volontà di giurisdizione e ufficio tavolare. Dal ministero di giustizia stesso provvedimento anche per Brunico in Alto Adige


di Ettore Zini


TRENTO. Sono due le sezioni distaccate di tribunale salvate dal ministro Cancellieri. Una in Trentino e una in Alto Adige. La decisione che non mancherà di far discutere, poiché sono le sole, delle 220 tenute in vita su tutto il territorio nazionale, dai tagli previsti alla giustizia dalla spending review. Si tratta di Tione e Brunico. Rientrano in un accordo sperimentale con il ministero, che proprio ieri, in extremis, ha concesso una proroga di sei mesi. Per Tione e Brunico, gli effetti del decreto Monti-Severino che, nel settembre 2011 ha falcidiato 37 tribunali, 38 procure e 220 sezioni, almeno per i prossimi sei mesi non valgono. Da “sezioni” saranno trasformate in “presidi”, mantenendo solo funzioni accessorie: volontà di giurisdizione e ufficio tavolare. Karl Zeller, senatore altoatesino, conferma il “salvataggio”. «Per ora - spiega il senatore - si tratta di una proroga di sei mesi, durante i quali la Regione deve cercare di firmare la convenzione con il ministero per garantire la sopravvivenza di queste strutture. E magari ottenere qualche funzione in più». L’obiettivo di tenerle in vita per ora è raggiunto, poi si vedrà. Ieri a Roma, al ministero di giustizia il ministro Anna Maria Cancellieri ha firmato la proroga. Con lei il sottosegretario Cosimo Maria Ferri, e in rappresentanza della Regione il neo sottosegretario Ferrazza, che fin dai primi giorni del suo insediamento si è fatto carico del problema. Le avvisaglie di un esito positivo c’erano alla fine della scorsa settimana. A Trento si era riunito, con un’assemblea strordinaria, il Consiglio Giudiziario Regionale che aveva detto sì alla proposta a cui si lavorava da tempo. E per la quale, il presidente del tribunale di Trento aveva sottoscritto la richiesta, spedita giovedì al ministero per posta elettronica certificata. Cinque a quattro i voti dei nove membri del consiglio. Ieri, ultimo giorno utile, lo staff del ministro Cancellieri, ha visionato la documentazione “salvando” almeno le funzioni accessorie di Tione e Brunico. «Un compromesso – dice il sindaco di Tione avvocato Mattia Gottardi – che in sostanza dovrebbe permettere di mantenere in via definitiva le sedi in questione, e magari rivedere i termini del decreto, anche su scala nazionale». Il Trentino dice addio a tre su quattro sezioni distaccate (Cles, Cavalese e Borgo sono state trasferite a Trento), solo il capoluogo giudicariese potrà godere di questa deroga speciale mantenere operativa la sua sede. Un successo che, per molti, ha il sapore del “miracolo”, ma che ha a monte certosine mediazioni politiche. In cui il sottosegretario Walter Ferrazza, giudicariese sindaco di Bocenago ha avuto parte importante. Ordine Giudiziario e degli Avvocati, Comuni, Comunità di Valle si sono spesi a favore del mantenimento dei servizi sul territorio. Soprattutto per le aree disagiate di montagna, alle quali i risparmi non avrebbero compensato le scomodità e i costi aggiuntivi. Gli stessi senatori Trentini Fravezzi, Panizza e Tonini avevano presentato invano alla Commissione Giustizia del Senato una proposta per far slittare la proposta di un anno.

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