val di non

Tres accoglie i profughi con una scritta razzista

È apparsa sabato mattina sull’asfalto della strada provinciale all’ingresso del paese. Qualcuno ironizza e sdrammatizza: «Qui metà delle famiglie è Negri di cognome»



TRES. È di due giorni fa la notizia, ripresa da un comunicato della Lega Nord, di un possibile arrivo a Tres di alcuni profughi, e già lungo la strada provinciale all'ingresso dell'abitato è comparsa sull'asfalto una scritta razzista di “benvenuto” (si fa per dire) ai possibili nuovi ospiti. Ma in paese c'era anche ieri ironizzava su un altro aspetto, più casereccio, perché a Tres la metà delle famiglia ha cognome “Negri”. «Forse è indirizzata ai Negri che abbiamo già in paese e che non sono profughi!» - il commento di un paesano.

Ma la scritta sull’asfalto ha tutta l'aria di non essere una semplice goliardata, perché alcuni profughi, così almeno sosteneva il Carroccio, arriveranno davvero a Tres ospitati in due appartamenti messi a disposizione da un privato, ma senza che l'amministrazione di Predaia (tra l'altro una delle poche in Trentino ad avere sul proprio territorio un numero di richiedenti asilo come programmato dalla Provincia) ne sia informata.

“A tal proposito – è sempre la Lega a scriverlo nella nota - pare verrà organizzato un incontro informativo con la popolazione, ma sottolineiamo che questo sarebbe dovuto avvenire ben prima e non a cose fatte, anche per raccogliere il parere dei cittadini che saranno tenuti poi a convivere con queste persone”. Secondo la Lega, inoltre, “considerato che a Tres risulterebbero presenti diversi edifici attualmente non abitati, il timore è quello che potrebbero arrivare altri presunti richiedenti asilo aprendo così ad una sorta di “mercato immobiliare” a favore dell’accoglienza di queste persone. Il privato infatti non metterebbe a disposizione un appartamento per puro spirito di solidarietà e accoglienza visto che percepisce tra i 100 e i 150 euro per persona ospitata a seconda della situazione del mercato immobiliare della località. Un vero e proprio business quindi alle spalle dei cittadini”. Infine, concludeva la Lega “non vorremo che a Tres fossero inviati profughi espulsi da altri centri presenti in Trentino per comportamenti violenti o simili. Sarebbe anche opportuno sapere se gli appartamenti messi a disposizione dal privato a Tres siano conformi alle caratteristiche individuate da Cinformi considerato che, dalle segnalazioni ricevute, così non parrebbe essere. E se questo risultasse quindi vero, i profughi non potrebbero essere inviati nella frazione del Comune di Predaia”. Parole che qualcuno evidentemente ha preso per buone scrivendo la scritta razzista sull'asfalto.













Scuola & Ricerca

In primo piano