Trento: tagli, Feste Vigiliane a rischio chiusura
In tre anni 320 mila euro in meno. Malossini: «Situazione pesante»
TRENTO. Questa volta la tonca è toccata alle Feste Vigiliane. I tagli del Comune l'hanno fatta inabissare in acque pericolose: 40 mila euro in meno quest'anno, 140 mila l'anno prossimo (se non ci saranno variazioni) e altrettanti nel 2013. In tutto 320 mila euro. Il patròn Guido Malossini sta cercando di riportare a galla la manifestazione ma non nasconde il rischio che affondi. Malossini ha convocato il suo staff per valutare se esistano i presupposti minimi, in termini di budget, per effettuare il salvataggio. «La situazione è abbastanza pesante. Farò una riunioni sia oggi che domani con i miei collaboratori. Tutto dipende da quanto la mia agenzia riuscirà a raccogliere in pubblicità». Oggi ci sarà un confronto diretto con l'amministrazione, in cui il patròn delle Vigiliane darà il suo responso: pollice alto o pollice verso. «Dal Comune riceveremo 40 mila euro in meno su 170: è una bella botta. Ma non c'è solo quello a stringere i cordoni della borsa: ci sono anche i privati, che ci davano 300 mila euro, ma qualcuno ha già disdetto...». Malossini è disposto a fare dei sacrifici come gli altri. I conti però devono tornare e se non si riuscisse a farli quadrare, già oggi il potrebbe farsi da parte, con il rischio concreto che la kermesse estiva sia cancellata. «Il Comune ha dei problemi concreti, tutti tagliano e di questo sono consapevole. Servirà un programma sobrio, ma io sono abituato a fare le cose per bene. Speriamo di intravedere un po' di luce, altrimenti arrivederci...». Gli altri eventi. Tagli "democratici" quelli del Comune, nel senso che sembrano non risparmiare nessuno. Il Festival dell'Economia, per esempio, l'evento di maggior prestigio per la città, che perderà 100 mila euro quest'anno e 150 in ciascuno dei due anni successivi. Il Comune userà la forbice anche con la manifestazione Trento Estate, praticamente dimezzando il suo contributo (-50 mila euro a stagione). Tutti gli eventi sostenuti da Palazzo Thun subiranno un ridimensionamento dal 30 al 50%. Una bella sfoltita infine per i convegni: -53 mila euro subito, altrettanti l'anno prossimo e 52 mila nel 2013. Società ed enti. Il più penalizzato, in termini assolti sarà il Centro servizi culturali Santa Chiara (-200 mila euro ora, meno 500 mila sia nel 2012 che nel 2013). Seguono l'Asis (-200 mila subito, meno 300 mila in ciascuno due anni successivi), la Fondazione Museo storico del Trentino (-48 ogni anno), il Museo Tridentino di scienze naturali (-24 mila ogni anno). Incarichi e consulenze. Il ridimensionamento sarà di 74 mila euro (80 mila e 73 mila gli anni successivi) per gli incarichi per opere pubbliche, di 39 mila (29 mila in seguito) per consulenze. Asili e biblioteca. Si risparmieranno 125 mila euro (e altri 63 nei due anni successivi) esternalizzando un nuovo nido e 70 mila rinviando al 2012 l'apertura dello spazio gioco presso la struttura di via Petrarca. Si punta inoltre a ridurre l'apertura della biblioteca solo fino alle 20, mentre sarà mantenuto il Bibliobus. Strade. Calo netto per le manutenzioni: sia delle strade (-500 mila euro ogni anno), degli edifici comunali (-233 mila) e delle aree verdi (-130 mila). Uffici. Ma è nelle "spese di funzionamento" dove la mannaia di Palazzo Thun è caduta con più forza. Il risparmio sarà di 453 mila euro quest'anno, di 577 mila e 571 mila nei successivi. Tra le voci più pesanti: 123 mila per materiali per uffici, 88 mila di vestiario per il personale, 123 mila di manutenzioni varie. Ma il Comune si priverà anche di 10 mila euro di libri e riviste, 4 mila per i gemellaggi e persino di 5 mila per l'installazione di targhette: in tempi di crisi si possono tenere le vecchie.
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