Trento: spaccano i neon, tre minori nei guai

Sono stati sorpresi da un operaio in un capannone di Canova a compiere dei vandalismi: hanno 14 e 16 anni



TRENTO. Ragazzini terribili si divertono a spaccare lampade al neon. Perché? Nessuno lo sa ma questi tre minorenni avevano deciso di trascorrere in questo modo il tardo pomeriggio di venerdì. Ma non tutto è andato liscio tanto che sono stati scoperti da un operaio e quindi sono stati denunciati dalla polizia che poi li ha riconsegnati ai genitori. I protagonisti sono tutti giovanissimi trentini: due hanno 14 anni mentre il più vecchio ne ha sedici. Erano quasi le 18 di venerdì quando la volante della polizia è stata chiamata in un capannone in località Canova dove si custodiscono delle auto in attesa di rottamazione. A chiamare era un operaio che, tornato nel capannone, ha sentito dei rumori provenire dall'interno di un furgone. Quando lo ha aperto ha scoperto la ragione: all'interno infatti c'erano tre ragazzini che stavano spaccando dei neon gettandoli a terra. I tre hanno cercato di scappare ma l'uomo - che nel frattempo aveva chiamato la polizia - era riuscito a fermarli. I poliziotti li hanno quindi portato in questura dove hanno chiamato i rispettivi genitori e li hanno denunciati per danneggiamento. Nei giorni precedenti, sempre all'interno del capannone di Canova si erano registrati altri episodi. In particolare sarebbero stati registrati dei parabrezza e dei paraurti lesionati. Se siano state gli stessi ragazzini a compiere questi gesti, non è possibile saperlo, ma anche su questo aspetto sono in corso delle verifiche sempre da parte della polizia. In questi ultimi giorni i minori sono spesso al centro della cronaca. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa quando tre bambine di 7 e 8 anni si erano «divertite» a graffiare le auto parcheggiate all'interno del Magnete. Lì, nei giorni scorsi, una mezza dozzina di auto era stata danneggiata da mani ignote che avevano lasciato sulle carrozzerie lunghi graffi. Preso atto che gli episodi iniziavano a ripetersi con ormai troppa frequenza, alcune delle vittime hanno deciso di sporgere denuncia alla questura. E dalle indagini dei poliziotti si è arrivate alle tre giovanissime. (m.d.)

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