Trento, senza casco sulla moto rubata: arrestato dopo un lungo inseguimento
Il cinquantenne marocchino si era impossessato del mezzo poco prima a Caldaro. I carabinieri hanno anche arrestato un pluripregiudicato ricercato e denunciato due spacciatori
TRENTO. La vigile presenza dell’Arma di Trento sul territorio cittadino, rafforzata in questo periodo festivo da ulteriori specifici servizi disposti dalla Compagnia di Trento, ha prodotto, già alla vigilia di Ferragosto, i primi tangibili risultati.
Infatti, nel tardo pomeriggio del 14 agosto, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Trento, nell’ambito di una attività di controllo svolta in via Maccani, si sono imbattuti in un soggetto alla guida di una moto senza casco. L’uomo, alla vista dei militari, ha però ignorato l’ “Alt”, dandosi ad una precipitosa fuga nel corso della quale ha anche cercato di speronare il veicolo militare. L’inseguimento, effettuato per un tratto anche lungo la “tangenziale”, è terminato a Ravina dove i Carabinieri del Radiomobile, in collaborazione con i colleghi di Mattarello, sono riusciti finalmente a bloccarlo. Si è così scoperto, dopo alcuni accertamenti, che non solo il soggetto – un cittadino marocchino di di 50 anni, pregiudicato – era alla guida senza casco, ma si trovava a bordo di un veicolo rubato nella mattinata stessa in Caldaro, ad un residente del posto. L’uomo è stato così dichiarato in arresto e condotto presso le camere di sicurezza della caserma di via Barbacovi, in attesa di giudizio per direttissima che si terrà nella mattinata del 16 agosto.
Poco più tardi, verso le 23 della stessa serata, una pattuglia dei carabinieri composta da militari provenienti dalle vicine stazioni di Civezzano e Lavis, durante l’effettuazione di alcuni controlli straordinari disposti nel centro storico di Trento, ha fermato in piazza Dante, nei pressi del palazzo della Regione, un cittadino marocchino di 32 anni, pregiudicato: dopo averlo identificato tramite la banca dati in uso alle forze di polizia, è emerso che sullo stesso era pendente un ordine di carcerazione in esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere per aver commesso, ad inizio mese, svariati reati nella città di Genova, dalla quale si era poi evidentemente allontanato per cercare di fare perdere le proprie tracce: per l’uomo, dopo la redazione degli atti di rito, si sono quindi spalancate le porte della casa circondariale di Trento.
Rimanendo sempre in Piazza Dante, solo poche ore prima i militari della Sezione Operativa di Trento, operando congiuntamente con personale del Nucleo Cinofili della Polizia Locale, avevano invece identificato e denunciato un paio di soggetti, cittadini tunisini, in quanto colti nell’atto di spacciare alcune dosi di hashish: gli stessi, a seguito di perquisizione personale, erano stati, inoltre, trovati in possesso di circa 16 grammi della medesima sostanza stupefacente, nonché di parecchio denaro in banconote di piccolo taglio, quale verosimile provento dell’attività di spaccio svolta nella giornata.
In questi pochi giorni sono state identificate complessivamente, in particolare nelle aree più “calde” del centro cittadino, almeno 200 persone, in buona parte gravate da precedenti penali o di polizia.