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Trento Rise, si va in dibattimento

Primo rinvio a giudizio per cinque indagati sulle consulenze legali. Il consorzio sarà parte civile



TRENTO. Rinviati a giudizio (se ne riparla il 21 dicembre) cinque indagati nell’ambito del filone dell’inchiesta su Trento Rise che riguarda le consulenze legali. Così ha deciso  il gup Marco La Ganga che non ha accolto le richieste di proscioglimento avanzate dai difensori e ha invece accettato la costituzione di parte civile che era stata avanzata dalla stessa Trento Rise (che si è appoggiata agli avvocati Giannangeli, Consulich e Daldoss con Bernardi come liquidatore). Che come danni patrimoniali ha avanzato una richiesta di 131 mila euro ma restano fuori dal conteggio quelli di immagine.

Gli imputati sono il responsabile dell'ufficio legale Michele Debiasi, 47 anni (difeso da Rambaldi), dell'avvocato bolzanino Sergio Coletti, 66 anni (rappresentato da Migliucci), dell'ex presidente di Trento Rise Fausto Giunchiglia (difeso da Osele) e delle dipendenti Anna Paola a Beccara, 34 anni (difesa da Fassino) e Angela Danieli, 31 anni (rappresentata da Bigolin). Nel corso dell’udienza è stata stralciata la posizione di Maria del Carmen Jimenez, 43 anni (avvocato Corti) a causa di un difetto di notifica. Per lei l’udienza preliminare è stata spostata a fine settembre e nel caso di rinvio a giudizio potrebbe comunque essere inserita nell’udienza dicembrina.

Le accuse mosse dalla procura vanno (a seconda della posizione) dal falso del pubblico ufficiale alla truffa fino ad arrivare alla turbativa di gara d'appalto. Trento Rise era un consorzio per la ricerca, la formazione, l'innovazione e il trasferimento tecnologico costituito da due enti pubblici come l'Università di Trento e la Fondazione Kessler e finanziato dalla Provincia. A suscitare l'interesse degli inquirenti, e a dare il via all'inchiesta portata avanti in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, era stata la maxiconsulenza da 7 milioni e 474 mila euro affidata alla Deloitte. Questo incarico era al centro della prima tranche dell'inchiesta. Per quanto riguarda questa seconda tranche, Coletti si era aggiudicato l'incarico di consulente legale di Trento Rise ed è indagato per truffa insieme a Debiasi perché, secondo l'accusa, avrebbero predisposto i documenti per la liquidazione dei compensi a Coletti per attività che, in realtà, non sarebbero mai state svolte oppure sarebbero state svolte solo in parte. L'ipotesi di falso viene ipotizzata nei confronti di Debiasi e Giunchiglia perché avrebbero retrodatato l'atto con il quale veniva conferito l'incarico a Coletti per far figurare che la sua attività era iniziata dopo l'atto di conferimento e non dopo sei mesi. La stessa ipotesi di falso, a carico di Giunchiglia, Deniasi e dell'ex dipendente a Beccara, viene avanzata per due proroghe dell'incarico. Debiasi e le ex dipendenti Danieli, a Beccara e Jimenez sono indagate anche per turbativa di gara d'appalto perché avrebbero pilotato la procedura per conferire l'incarico a Coletti.

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