Trento: rifiuti portati in discarica, calo del 10%
Differenziata, 4 punti all'obiettivo. Il Comune: più controlli e sanzioni
TRENTO. A febbraio la raccolta differenziata a Trento torna al 62%, con una media da inizio anno del 61%. Un'altra buona notizia è che i rifiuti portati in discarica sono calati di quasi il 10%.
Ma gli obiettivi del piano provinciale restano ancora distanti e per raggiungerli il Comune intende agire su due fronti: campagne di prevenzione da un lato, controlli e sanzioni dall'altro.
Sono settimane decisive per la stesura del nuovo bando di gara per l'inceneritore, l'impianto che dovrà bruciare i rifiuti trentini per almeno i prossimi vent'anni: 103 mila tonnellate all'anno, se la differenziata raggiungerà il 65% e la produzione di rifiuti indifferenziati i 175 chilogrammi per abitante all'anno. Quanto distanti sono questi obiettivi? Non troppo, a guardare i numeri del capoluogo.
Ma l'esperienza dice che più ci si avvicina al traguardo, più migliorare diventa difficile. E così, ora che l'intera città (esclusa la Ztl) è passata alla raccolta porta a porta, i dati cominciano ad assestarsi: 62% di differenziata a febbraio (a gennaio era il 60,4%) e 1.849 tonnellate di rifiuti residui avviati in discarica a gennaio (lo stesso mese del 2010 erano state 1.980).
Nel 2010, rispetto al 2009, la produzione di rifiuti indifferenziati è diminuita complessivamente del 9,8%: siamo a circa 200 chili per abitante, con un obiettivo da raggiungere di 175. «È il dato più importante - commenta l'assessore comunale all'ambiente Michelangelo Marchesi - soprattutto in una fase in cui aumentare la differenziata diventa sempre più impegnativo. La crisi dei consumi ha sicuramente pesato, ma questo risultato significa che oltre a separare correttamente, i cittadini stanno imparando a fare scelte più attente nei loro acquisti».
I risultati non sono omogenei in tutta la città, i dati peggiorano dove ci sono grossi condomini e diminuisce il controllo sociale. «È evidente - avverte l'assessore - che d'ora in avanti il miglioramento sarà sulla qualità, occorre fare sempre meglio. Per questo continueremo con le campagne di prevenzione, le giornate del riuso, le iniziative nelle scuole. A primavera ci sarà un nuovo reclutamento di ecovolontari, che sono stati molto preziosi, e da Gardolo partirà un percorso di sensibilizzazione rivolto agli stranieri».
Per incentivare la differenziata saranno messi a punto alcuni correttivi e comunicazioni mirate, compresi i messaggi - in bolletta - sui risultati ottenuti e sui punti da migliorare, come la raccolta degli imballaggi leggeri, ancora piuttosto deludente. Dall'altra, annuncia Marchesi, «si intensificheranno i controlli e le sanzioni nei confronti di chi non fa la differenziata. Si parte con l'educare per non punire, ma qualche volta occorre anche punire per educare». Intanto, sul fronte inceneritore, dopo la notizia sull'aumento dei costi a carico della Provincia, Rifondazione con Francesco Porta chiede che si riapra il confronto in commissione e in consiglio, tenendo conto di soluzioni alternative: «La scelta dell'inceneritore appare sempre più ambigua, dannosa e dispendiosa».
«Il bando era già discretamente aperto - replica l'assessore - il criterio è che fossero sistemi sufficientemente testati. Bisogna essere molto prudenti, se dopo un anno ci si accorge che l'impianto non funziona, cambiare diventa molto difficile e molto costoso».
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