Trento: provinciali, in arrivo aumenti beffa
In busta paga dai 7 ai 44 euro (lordi) di indennità di vacanza contrattuale
TRENTO. I dipendenti provinciali, che si trovano con il contratto bloccato fino al 2012, dovranno puntare sul «fondo per la riorganizzazione e l'efficienza gestionale» di 50 milioni euro per vedere qualche aumento serio, visto che sul fronte dell'indennità di vacanza contrattuale le cifre sono irrisorie. In questi giorni infatti ai provinciali sono arrivate in un busta paga le indennità che vanno da un minimo di 7 euro per gli uscieri ad un massimo di 44 per i dirigenti. E sono importi lordi.
Importi che sanno di beffa, dato che sui 7 euro si dovrà calcolare un 35% di tassazione, mentre sull'aumento dei dirigenti, il decurtamento è del 40%. La delibera che stabilisce l'indennità per il mancato rinnovo del contratto è la n. 72 del 28 gennaio. In quella data la giunta ha approvato la proposta dell'assessore al personale Gilmozzi, adeguandosi al patto di stabilità ed alle misure della Finanziaria. L'indennità di vacanza, chiarisce la delibera, spetta a tutto il personale della Provincia e degli enti pubblici, compresi il comparto scuola e quello della ricerca. Si precisa inoltre che l'indennità si calcola anche sulla tredicesima, sul trattamento di quiescenza, su quello di fine rapporto e sul premio di fine rapporto. Una ben magra consolazione, insomma, considerato quanto si sono trovati in più i dipendenti sulla busta paga di febbraio. Le tabelle allegate alla delibera, sono lì a dimostrare che i provinciali non si renderanno conto probabilmente degli aumenti. Andando a consultare le tabelle, suddivise per categorie e livelli, si ha il quadro degli aumenti. Come detto, per la categoria A, quella degli uscieri, vanno da 7 a 7,46 euro, a seconda del livello. Si tratta della prima tranche calcolata al 30% perché si riferisce ai primi mesi di mancato rinnovo del contratto, adeguamento che passerà da 11,66 a 12,44 con la seconda tranche del 50% da luglio. La categoria B (diplomati e operai) può ambire ad aumenti da 7,40 a 10 euro che passeranno da 12,34 a 16,75 euro. La categoria D (laureati e avvocati) va da un aumento minimo di 9,81 a un massimo di 12 euro che diventeranno da 16,80 fino a 20 euro. Gli insegnanti al primo livello hanno ricevuto la prima tranche di 9 euro, quelli al 7 livello di 14 euro, la seconda tranche sarà dai 15 ai 23 euro in base al livello. Passando ai direttori la prima tranche è di 13 euro, la seconda sarà di 21, mentre i dirigenti generali hanno ricevuto 26 euro, e in luglio ne riceveranno 44.
Com'è comprensibile, l'indennità non cambia le sorti della busta paga bloccata. «Non possiamo comunque fare altrimenti - commenta Silvia Bertola, della Funzione pubblica della Uil - visto che gli aumenti si rifanno ad un meccanismo contrattuale. L'importante adesso è accelerare la contrattazione per il "fondo per la riorganizzazione e l'efficienza gestionale", che ci consentirà di avere delle entrate alternative agli aumenti contrattuali, seppur minime. Certo, 50 milioni, divisi per i dipendenti di tutti i comparti, non saranno gran cosa. Ma di questi tempi, bisogna accontentarsi». (sa.m.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA