Trento, pescatore in fin di vitadopo essere caduto nel torrente
E' stato ricoverato in gravissime condizioni un giovane pescatore di Ziano di Fiemme, Davide Eccher, 25 anni, vittima probabilmente di uno scivolone (o di un malore) mentre pescava nelle vicinanze di casa, in località Tomo. Soccorso dal 118, è stato tratto in salvo
TRENTO. L’allarme è partito con una telefonata da Ziano di Fiemme al 118 quand’erano da poco passate le sei del pomeriggio: «C’è un uomo nelle acque dell’Avisio». L’uomo - come è stato chiaro poco dopo - era un giovane pescatore di Ziano di Fiemme, Davide Eccher, 25 anni, vittima probabilmente di uno scivolone (o di un malore) mentre pescava nelle vicinanze di casa, in località Tomo.
Subito si sono messe in moto le squadre dei vigili del fuoco volontari e del soccorso alpino per avviare le ricerche lungo le sponde del torrente. E’ stato subito allertato anche il corpo dei vigili del fuoco di Cavalese, che dispongono di un’unità specializzata nelle ricerche in acqua, ma è stato l’elicottero di Trentino Emergenza (proprio durante il viaggio da Trento) a individuare Eccher dall’alto, ormai fuori dal paese, all’uscita delle gallerie della strada di fondo valle.
Il recupero del giovane pescatore è stato però possibile solo più a valle, alla confluenza del Rio Cavelonte dove il ragazzo - che non ha mai ripreso conoscenza - è stato rianimato dal medico di bordo, caricato sul velivolo e quindi portato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dove i medici del reparto di rianimazione hanno giudicato gravissime le sue condizioni.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente Davide Eccher sarebbe rimasto a lungo nelle acque del torrente (in questi giorni gonfie ed agitate) percorrendo almeno mezzo chilometro in balia della forte corrente, prima di essere ripescato in fin di vita.
Il giovane - che dopo essersi diplomato all’Istituto d’arte aveva trovato lavoro come dipendente della segheria della Magnifica comunità - esercitava spesso la passione della pesca nelle acque della zona, spesso vicino al parco giochi del paese, poco distante da casa.
I parenti e tutta la comunità di Ziano di Fiemme ieri sera sono rimasti in ansia, in attesa delle notizie che giungevano dall’ospedale Santa Chiara di Trento, dove sono corsi i familiari del ragazzo: il padre Renzo - autista della Trentino Trasporti - la madre Rosa Maria Deflorian, il fratello maggiore Elia e la sorella Michela.
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