RISPARMI PUBBLICI

Trento, la Provincia dimezza le consulenze

Sforbiciata agli incarichi esterni nella Finanziaria 2010-2012


Luca Petermaier


TRENTO. Un taglio netto a consulenze, incarichi di studio e ricerca. Una sforbiciata del 50% in nome di quell’austerity voluta dal presidente Lorenzo Dellai sul finire dell’anno scorso per rendere più efficiente e snella la manovra finanziaria 2010-2012.
 Il nuovo corso sulle tanto contestate consulenze esterne, spesso oggetto di indagine da parte della Corte dei Conti, è stato inaugurato il 19 febbraio scorso con una determinazione che porta la firma del segretario generale della Provincia Ivano Dalmonego. In essa viene definito il «limite massimo di spesa» per incarichi di studio, ricerca e consulenza «afferenti attività non obbligatorie».
 Come si è arrivati al nuovo tetto sugli incarichi esterni? Con una valutazione della segreteria generale della giunta che ha raccolto - a inizio anno - le proposte giunte dai vari dipartimenti. Ne è nato uno schema (vedi tabella a lato) che definisce l’importo massimo che ogni struttura potrà dedicare alle consulenze esterne. Il taglio è netto rispetto al biennio 2008-2009, come precisa lo stesso Dalmonego nella determinazione: «Si dà atto che la spesa complessiva risulta determinata in un importo pari a circa il 50% rispetto al costo medio dei corrispettivi negli anni 2008-2009». La quota residua viene destinata al «fondo di riserva» che potrà essere utilizzato per il successivo riparto a favore delle strutture non previste nell’allegato o per l’eventuale integrazione delle somme già assegnate in caso di fabbisogni sopraggiunti e inderogabili.
 Sempre in tema di consulenze esterne e incarichi nell’ultima seduta la giunta ne ha approvate alcune. E’ stata liquidata con 21,777 euro la parcella all’avvocato Giandomenico Falcon per una impugnativa davanti alla Corte Costituzionale in tema di «disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Il procedimento davanti alla Consulta si è risolto con un parziale accoglimento della questione di legittimità e una parziale dichiarazione di inammissibilità.
 Altro incarico importante (quanto a compenso) è quello liquidato a Marco Rossi Doria che per 52.800 euro ha curato il progetto formativo «Campus» voluto dall’assessore Marta Dalmaso per il miglioramento del sistema educativo provinciale. I suoi compiti riguardano in particolare l’ambito degli istituti professionali: monitorare i risultati dei colloqui; seguire i problemi inerenti alla formazione; appoggiare l’azione tesa ad integrare ragazzi stranieri appena arrivati e favorire l’attuazione di settimane-Campus.
 Infine un’ultima consulenza, all’ingegnere di Storo Gianpietro Mezzi: 35 mila euro per la sua attività di supporto al Nucleo di valutazione incaricato della verifica del possesso dei requisiti minimi necessari per l’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie













Scuola & Ricerca

In primo piano