LA CITTA' CHE CAMBIA

Trento, iniziati i lavori in via Piave: arriveranno 50 appartamenti e uffici

All'ex "buco Tosolini" spazio anche per un'area verde. L'area è di 6mila metri quadrati



TRENTO. Da qualche giorno, nel "buco Tosolini", l'area di 6mila metri quadrati che si affaccia su via Piave, sono iniziati i lavori di demolizione dei solai in cemento armato, resti di un centro direzionale solo abbozzato.

Previsti due edifici, uno residenziale di quattro piani (su via Piave) ed uno riservato al terziario (sempre di quattro piani, su via San Giovanni Bosco): in mezzo un'area verde, in parte privata ed in parte pubblica.

Il via ai lavori sull'area ex Sordomuti metterebbe fine ad una vicenda ormai trentennale, che ha avuto anche risvolti giudiziari. La svolta era arrivata nel 2005, con l'accordo tra la proprietà e il Comune, quando assessore all'urbanistica era l'attuale sindaco, Alessandro Andreatta.

L'accordo prevedeva per il titolare della Habitat il via libera a costruire 31 mila metri cubi, con un indice di edificabilità di 5 metri cubi su metro quadrato: almeno il 51% è destinato a residenza (una cinquantina di alloggi) al tempo stesso impegnava il privato a cedere gratis al Comune l'area di sua proprietà in via Medici (2.780 metri quadrati), nel quartiere della Clarina, per ampliare il parco pubblico del Salè.

La concessione edilizia c'è e scade proprio in questi giorni: per "staccarla" l'imprenditore Piero Tosolini, titolare della Habitat, deve pagare gli oneri al Comune (una cifra importante, sull'ordine delle centinaia di migliaia di euro) e a quel punto potrà partire con la realizzazione del quartiere.













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